(Teleborsa) – Giornata da dimenticare per la borsa milanese che archivia le contrattazioni nel rosso più vivo . Piazza Affari oggi è una delle peggiori borse del Vecchio Continente, seconda per i ribassi solo alla borsa di Madrid. Il listino italiano cosi come la principali piazze europee ha risentito, fin dall’avvio, dello scivolone della piazza di Shanghai dopo la revisione al ribasso del leading indicator di aprile per un errore di calcolo. Il dato, che ha affossato tutte le piazze mondiali, evidenzierebbe un rallentamento della crescita dell’economia del Dragone. A zavorrare ulteriormente i listini di Eurolandia è arrivata poi la Banca Centrale Europea che ha annunciato la scadenza del finanziamento alle banche europee da 442 miliardi di euro in programma il 1° luglio prossimo. Non è servito a dare fiducia agli investitori Christian Noyer, membro del consiglio direttivo della BCE, che tentando di sedare gli animi ha assicurato. “la BCE e l’Eurosistema faranno ciò che è necessario per assicurare la liquidità”. Nel pomeriggio, ancora brutte notizie questa volta provenienti d’oltreoceano. Dopo un avvio al ribasso della borsa di Wall Street questa è stata ulteriormente appesantita da un altra doccia scozzese: crolla a giugno l’indice della fiducia dei consumatori americani arrivando a 52,9 punti dai 62,7 rivisti di maggio. Le previsioni degli analisti erano per un livello di 62,5 punti. A nulla è servito l’altro dato della giornata negli USA che ha visto un aumento sui prezzi delle case statunitensi nel mese di aprile. Intanto, sempre dagli USA parole incoraggianti arrivano dal presidente americano, Barack Obama, che assicura: “l’economia degli Stati Uniti si sta rafforzando, ma c’è ancora molto da fare. Sul valutario in forte calo della divisa di Eurolandia a quota 1,2191 usd, mentre il prezzo dell’oro sale a a 1.244 usd/oncia. Si gela il prezzo del petrolio a 75,68 usd/barile sulla scia delle preoccupazioni per la tempesta tropicale Alex nel Golfo del Messico. L’indice FTSE IT All-Share archivia gli scambi con un ribasso del 4,21% a 19.793 punti e il FTSE MIB crolla del 4,44% a 19236 punti. Male anche il FTSE IT Mid Cap con un -3,27% a 22240 punti. Rosso intenso per il paniere principale, con le banche, che dopo la notizia della Bce sono in testa ai ribassi. Ultima tra gli ultimi Intesa SanPaolo, che mostra un calo di oltre il 7% depressa inoltre da taglio del giudizio da parte di Credit Suisse a neutral. Giù anche la Popolare di Milano, Unicredit e il Banco Popolare. Rosso fisso per la Fiat, in attesa di conoscere il futuro dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. gelo sugli oil con Saipem in retromarcia del 4,82%. Crollano i titoli del cemento, in linea con il comparto in Europa. Pagine rosse anche per i media, con Rcs che mostra ribassi di oltre il 3,5%, mentre Espresso cede oltre il 7%. Seduta in rialzo, invece per Il Sole 24 Ore. Ribassi a due cifre per MolMed, all’indomani dell’avvio dell’aumento di capitale. Tra le pochissime note positive segnaliamo Marcolin e Damiani. Da segnalare, il prossimo primo luglio il debutto in borsa per le azioni di Tesmec che saranno quotate sul segmento Star. Ad annunciarlo Borsa Italiana.
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