Economia

Pensione non pianificata, americani tornano a lavorare

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Scelte di risparmio non oculate, unite agli elevati costi delle cure sanitarie stanno spingendo sempre più americani over 65 a posticipare la pensione e lavorare, complici le risorse economiche ritenute insufficienti. Lo rivela un report di United Income, secondo il quale il 20% degli statunitensi over 65 continua a lavorare: una partecipazione così elevata non si vedeva da 57 anni. Rispetto al 1985, inoltre, tale quota è raddoppiata, dal minimo storico del 10%.

A proseguire la propria attività di lavoro, tuttavia, non sono in primo luogo gli anziani in condizioni economiche ristrette, bensì quelli meglio istruiti, ha notato United Income.

“Sono gli individui più istruiti e più ricchi e in buona salute quelli che stanno continuando a lavorare, ma probabilmente sono le loro controparti della classe operaia meno istruite che avrebbero bisogno di lavorare di più“, ha detto a Bloomberg la vicepresidente di United Income, Elizabeth Kelly.

Il risparmio accumulato durante la propria vita lavorativa è l’elemento cruciale le si vuole affrontare con tranquillità la vecchiaia. Secondo la professoressa Teresa Ghilarducci (New School for Social Research), un professionista laureato potrebbe mantenere il suo stile di vita andando in pensione con un tesoretto di 1-2 milioni di dollari.

Sembra, però, che gli americani stiano risparmiando molto meno di così. I lavoratori  che si trovano nel campione del 10% del reddito più elevato hanno messo da parte per la pensione solo 200mila dollari (valore mediano). Nella fascia di reddito media la cifra scende a 60mila dollari, mentre i lavoratori che si trovano nel 50% basso della distribuzione del reddito non sono riusciti a risparmiare, ha calcolato la New School for Social Research.