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Ora le stelle del football Usa potranno quotarsi in Borsa

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NEW YORK (WSI) – Se fosse un titolo quotato in Borsa sarebbe una penny stock. Snobbato al draft di quattro anni fa, ad Arian Foster viene data una possibilità di sfondare nella lega dei professionisti di football americano quando viene selezionato per un workout dagli Houston Texans.

In quella stagione, nel 2009, da matricola poco quotata, Foster diventa il running back più prolifico dell’Nfl e una delle chip più richieste al gioco d’azzardo del fantasy football, una sorta di fantacalcio in versione americana che genera un fatturato di 70 miliardi di dollari.

Giovedì scorso, il gruppo Fantex Brokerage Services ha annunciato l’intenzione di consentire ai fan dello sport più seguito e ricco al mondo di investire nelle quotazioni legate alle performance del brand di un atleta. Come il fantasy football, ma con soldi veri. Anziché scommettere nelle statistiche come yard corse e touch down segnati, si guadagnerà in base all’andamento del valore aziendale del giocatore.

La prima storica Ipo dell’azienda sarà la stella degli Houston Texans, franchigia relativamente giovane (2002) che gli ultimi due anni è arrivata nei playoff da testa di serie, senza mai raggiungere il ballo finale del Superbowl. Quest’anno, per via della prova sottotono di Foster ma anche per i problemi in una difesa che era il punto di forza gli ultimi anni, ha due vittorie e cinque sconfitte, più di quelle accumulate in tutta la scorsa stagione.

Fantex pagherà Foster $10 milioni per una quota del 20% del reddito che sarà in grado di recepire in futuro, compresi contratti con gli sponsor e altre entrate satelliti. Le proposte di adesione saranno accettate nelle due settimane che vengono e nel giro di un mese, a seconda del numero di domande di acquisto pervenute, Foster potrebbe diventare la nuova Netflix, Google o Apple del mercato azionario.

Sempre che la Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di controllo dei mercati nordamericani, dia il suo placet. Se le prestazioni di Foster in campo saranno buone – quest’anno non è partito nel migliore dei modi – l’interesse delle società nei confronti del 27enne uscito dall’Università del Tennessee cresceranno e altrettanto farà il titolo azionario a lui legato. Tra infortuni e il fatto che deve condividere il numero di opportunità in campo con il compagno di squadra e di ruolo Ben Tate, l’elettrico corridore ha fatto un passo indietro rispetto agli anni passati.

Se le prestazioni di Foster non convincono, i tifosi potranno comprare e vendere i titoli di altri dei loro atleti preferiti, con Fantex che chiederà una commissione per qualsiasi operazione effettuata nella speciale Borsa. L’azienda, che punta a fare concorrenza a broker e scommettitori vari, spera di poter ottenere una quota nel maggior numero di atleti possibile e perché no celebrità del mondo delo spettacolo, ma non ha ancora finalizzato accordi.
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“Costruendo una piattaforma di mercato che consente ai clienti di comprare titoli in un’azione legata al valore del brand di un atleta e al suo contratto – ha spiegato l’amministratore delegato Buck French – Fantex consente un nuovo modo unico di diventare proprietari di brand”. E per di più nello sport più popolare degli Stati Uniti e il più redditizio al mondo.

Foster ha firmato l’anno scorso un contratto da 20 milioni e 500 mila dollari per cinque anni con i Texas, squadra fondata dopo che gli Houston Oilers si sono spostati a Nashville, diventando i Tennesse Titans. Foster guadagnerà quattrini anche grazie ai suoi sponsor come Under Armour e Fuse Science, o alla catena di bar Health Warrior di cui detiene una quota. Foster ha già incassato l’endorsment di due giocatori dei Detroit Lions, il running back Reggie Bush e il ricevitore Nate Burleson, che hanno definito rispettivamente “intrigante” e “intelligente” la mossa di Foster.

Il successo di Fantex dipenderà molto da quanti atleti avranno voglia di dare via una fetta dei loro redditi futuri quotandola in Borsa e anche se l’azienda riuscirà ad assicurarsi una quota nelle star dell’NFL all’inizio delle loro carriere. Immaginate se Tim Tebow, il quaterback ex Denver Broncos e New York Jets tra gli atleti più popolari del football americano, ora free agent senza un datore di lavoro, dovesse firmare con i St. Louis Rams, che hanno appena perso il loro lanciatore titolare, Sam Bradford. Diventerebbe con ogni probabilità l’azione più scambiata in un lampo.

Per la verità altri sport contano già casi di questo tipo, come il pugile Sugar Ray Leonard e il giocatore di golf Rich Beem. I più famosi investitori nelle corse di cavalli sono probabilmente il gruppo di persone che possiede i diritti del cavallo Funny Cide, lo stallone che nel 2003 ha vinto il Kentucky Derby e Preakness Stakes. Il mondo del calcio, forse anche per complicazioni legali, dopo lo scoppio di una serie di scandali per partite truccate, non è ancora pervenuto.

Per contattare l’autore Twitter @neroarcobaleno; daniele@wallstreetitalia.com