di Toby Nangle (Columbia Threadneedle Investments) Responsabile asset allocation globale e Responsabile multi-asset, EMEA di Columbia Threadneedle Investments.

Mercati sfavorevoli: siamo alla svolta?

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Nel corso degli ultimi mesi non abbiamo fatto mistero delle nostre preoccupazioni a proposito di una serie di ostacoli presenti sui mercati finanziari. La rotta presa dalla politica monetaria e commerciale statunitense, le tensioni tra la Commissione europea e la coalizione a capo dell’esecutivo italiano sul progetto di bilancio definitivo, senza tralasciare l’incertezza legata al percorso tortuoso della Brexit: tutti questi fattori sono in grado di influire significativamente sui rendimenti degli investitori nel medio periodo.

Tolti questi ostacoli, le prospettive economiche sottostanti sembrano favorevoli, con un’espansione piĂą lenta ma superiore al trend e una crescita degli utili del 7-9%. Inoltre, i premi al rischio sui mercati azionari, obbligazionari e immobiliari non sono per nulla modesti. Ma in mancanza di ostacoli, le prospettive saranno sempre favorevoli. Frattanto, però, sui mercati la situazione si fa sempre piĂą cupa.

Sebbene la dinamica di mercato sia stata estremamente negativa e gli investitori siano stati penalizzati da notizie di ogni tipo, vale la pena notare che le preoccupazioni relative a diverse di queste aree hanno preso una piega piĂą positiva. In Francia, il passo indietro di Macron sulle riforme strutturali interne e l’allentamento fiscale a fronte delle richieste dei dimostranti non sono visti necessariamente di buon occhio dai mercati, che preferirebbero un mercato del lavoro francese piĂą dinamico.

La situazione costituisce tuttavia un contesto migliore affinchĂ© l’Italia trovi un terreno d’incontro con la Commissione europea per quanto riguarda la proposta di bilancio, riducendo di conseguenza le probabilitĂ  di una nuova crisi del debito sovrano in Europa.

L’arresto della CFO di Huawei in Canada rappresenta invece una minaccia per le giĂ  fragili relazioni sino-americane. Il caso è tuttavia stato accompagnato da trattative e segnali positivi provenienti da entrambi i Paesi lasciano presagire una distensione delle tensioni commerciali. L’economia statunitense sembra tuttora operare a un livello di piena capacitĂ , se non addirittura superiore, aprendo così la strada a ulteriori rialzi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.

La crescita economica ha verosimilmente raggiunto il punto di massimo nel secondo trimestre del 2018; mentre la decelerazione, parallelamente all’affievolirsi dello stimolo fiscale e all’inasprimento delle condizioni finanziarie (spread creditizi e rendimenti obbligazionari piĂą elevati, prezzi azionari piĂą contenuti), rende un intervento della Fed meno urgente, dando alla banca centrale la possibilitĂ  di prendere una pausa.

Posizionamento

Nonostante questi ostacoli continuino a catalizzare l’attenzione, abbiamo buona ragione di ritenere (senza dirlo troppo forte) che la situazione sia lievemente migliorata. Per quanto difficile, abbiamo deciso di incrementare l’esposizione dei portafogli multi-asset ai mercati azionari asiatici, dove i prezzi degli attivi scontano risultati deludenti, mentre siamo piuttosto certi che i premi al rischio offertici per gli attivi europei presentino valutazioni interessanti.

Purtroppo il venir meno delle incertezze non è stato uniforme rispettivamente ai quattro ostacoli. Permangono le incertezze sulla Brexit e non si fa che parlare delle notizie politiche britanniche. Qualora il Regno Unito dovesse lasciare l’Unione europea senza un accordo di transizione, un ulteriore e ingente deprezzamento della sterlina appare molto probabile. I mercati stanno però scontando un livello di incertezza tale che solo il fatto di evitare questo scenario negativo basterebbe probabilmente a dare un vigore significativo alla valuta.

Non essendo in grado di determinarne con precisione l’esito, abbiamo optato per un approccio che cercasse di rendere i portafogli dei clienti meno sensibili alle oscillazioni di valore legate alla Brexit. Non v’è dubbio che il risultato apparirĂ  estremamente scontato a posteriori, ma giocare d’azzardo coi fondi dei nostri clienti in un’area caratterizzata da elevata incertezza non rappresenta un approccio d’investimento sostenibile.

Panoramica dell'asset allocation
Panoramica dell’asset allocation