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Non solo bond, banche centrali comprano titoli azionari

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NEW YORK (WSI) – E’ un rally che si potrebbe chiamare narcisista. Le banche centrali che comprano titoli pubblici dei propri paesi e le aziende che ricomprano i propri titoli azionari. A cio’ si aggiunga le droghe di Federal Reserve, Bce e Bank of Japan ed ecco spiegati i tre principali motivi della corsa delle piazze finanziarie mondiali degli ultimi tempi.

In un mercato sempre piu’ scollegato dalla realta’ economica, le borse hanno toccato nuovi record la settimana scorsa favorite dalle misure straordinarie della Fed che vanno sotto il nome di Quantitative Easing. Si tratta di operazioni di acquisto di titoli pubblici Usa che portano a una politica di tassi nulli e allentamento monetario illimitato.

Un’altra ragione da non sottovalutare e’ il fatto che Bernanke e gli altri banchieri centrali hanno comprato titoli azionari. Il 23% dei 60 banchieri centrali interpellati da Bloomberg ha confidato che il proprio istituto detiene azioni e intende comprarne ancora.

I 60 banchieri sono i sovraintendenti di 6 mila 700 miliardi di dollari. La Bank of Japan, custode della seconda maggiore quantita’ di riserve al mondo, ha dichiarato in aprile di voler piu’ che raddoppiare gli investimenti in fondi comuni, a quota 3 mila e 500 miliardi di yen ($35,2 miliardi) entro il 2014. La Banca d’Israele ha comprato azioni per la prima volta l’anno scorso mentre la Banca Nazionale Svizzera e quella Ceca hanno alzato la percentuale di titoli i portafoglio ad almeno il 10%.

Le big della finanza di Wall Street esultano: dopo che la Banca del Giappone ha aumentano la potenza del suo bazooka di stimolo monetario aggiungendo alle munizioni l’acquisto di titoli azionari, il presidente di Goldman Sachs Asset Management, Jim O’Neill, ha definito “molto sensata” la manovra eterodossa.

A dimostrare quanto questo rally sia associabile a un castello di carte pronto a essere spazzato via le misure di quantiative easing e le operazioni di buyback azionario delle aziende sono strettamente intrecciate fra loro.

Nello specifico, le politiche di espansione monetaria della Fed permettono alle grandi aziende Usa di ottenere denaro in prestito a tassi vantaggiosi e usare quei soldi per comprare propri titoli azionari. Come tutti i cicli viziosi, anche questo non e’ destinato a durare per sempre.