Il governo americano pubblicherà l’atteso dato sul Pil trimestrale alle 14.30 italiane di oggi. Stando ad alcune stime, il rapporto potrebbe essere il primo negli ultimi otto trimestri a presentare una crescita delle attività economiche più alta del +2,6%. L’ultima volta che è successo era il terzo trimestre di due anni fa. Se così fosse, un rialzo dei tassi della Fed a dicembre sarebbe da dare per scontato e i bond continuerebbero a salire. Una simile crescita non è assicurata.
Se il Pil sarà invece inferiore al 2% per gli Stati Uniti sarebbe soltanto il terzo periodo nella storia nel quale a una crescita così bassa del Pil, il trimestre successivo segue la prima stretta monetaria dell’anno. Le ultime volte che è successo correvano gli anni 1948 e 1980. Nel primo caso la recessione si è materializzata un trimestre dopo l’incremento del costo del denaro, mentre nel secondo caso, 36 anni fa, si è manifestata tre trimestri dopo la stretta della Federal Reserve. Anziché alzare i tassi quando la crescita era superiore al 3%, la Fed lo vuole fare ora che il Pil non sale più del +2% dal secondo trimestre dell’anno scorso.
