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Nasce App anti servizi segreti che garantisce la privacy

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NEW YORK (WSI) – In tempi di maggiore attenzione per la sicurezza online, sull’onda delle rivelazioni sui programmi di sorveglianza Usa, un’applicazione come Wickr guadagna popolarità e finanziamenti.

Si tratta di uno strumento che, dicono gli stessi ideatori, sta a metà strada tra il programma di messaggistica come Snapchat e Snowden, nel senso di Edward Snowden, l’ex consulente dell’agenzia nazionale per la sicurezza le cui rivelazioni hanno messo a nudo i programmi di spionaggio e controllo delle comunicazioni di cittadini e leader mondiali. Si tratta di un’applicazione creata nel 2012, inizialmente per i dispositivi con IOS, che permette di comunicare in modo abbastanza sicura e che, grazie a questa caratteristica, punta a fare concorrenza a programmi come Skype, finiti nella bufera delle rivelazioni di Snowden.

Nico Sell, cofondatrice e amministratrice delegata della società, spiega citata dal Financial Times, che in un anno e mezzo di vita Wickr ha attirato interesse proprio sulla scia delle carte fornite da Snowden alla stampa. Utenti più consci dei rischi per la privacy si rivolgono ai servizi di Wickr che ha visto i download del proprio software duplicati dallo scoppio del caso Datagate.

L’idea è “democratizzare la privacy e portare i livelli di criptografia dell’agenzia per la sicurezza nazionale alle masse”, diceva Sell a Mashable lo scorso marzo, mesi prima del Datagate. La stessa signora Sell ha ammesso di aver ricevuto richieste dall’Fbi, per permettere accesso alle informazioni, respinte perché la società non conserva i dati e “non c’è modo di collaborare”.

Sul sito di Wickr si legge che l’obiettivo è fare in modo di fornire comunicazioni sicure “senza lasciare traccia”. “Le comunicazione private sono un diritto universale di estrema importanza per una società libera”, continuano gli ideatori. L’applicazione sottolineano lascia a chi invia i messaggi il controllo di ciò che manda e la decisione di quanto debba restare nei computer, capovolgendo ciò che avviene oggi in cui è nella mani di chi lo riceve o dei server a metà strada.

Fonti del FT spiegano che la start-up ha ricevuto il sostegno di venture capitalist come Gilman Louie, legato al fondo della Cina In-Q-Tel. Del comitato consultivo fa parte anche l’ambasciatore Joseph De Tani, già inviato speciale per la Corea del Nord. Il paragone è con Snapchat, applicazione in cui le foto spariscono dopo pochi secondi. Sell spiega di voler fare qualcosa del genere, anche per video, testi e messaggi vocali. Conscia tuttavia che niente è completamente al sicuro.

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