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Mps: cosa dicono i conti dopo scandalo derivati

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SIENA (WSI) – Il gruppo Mps ha chiuso il primo trimestre 2013 con una perdita netta di 100,7 milioni di euro rispetto all’utile di 89 milioni del primo trimestre 2012. Lo rende noto un comunicato. Il Core Tier 1 si è attestato a fine marzo scorso all`11,1% (da 8,9% a fine 2012).

Il margine di interesse è risultato pari a circa 597 milioni, in crescita del 37,4% rispetto al trimestre precedente ed in calo del 32,4% sul 31 marzo 2012.

Le commissioni nette, pari a circa 431 milioni, hanno registrato una crescita attorno al 12,6% rispetto al quatro trimestre 2012 (+48 mln circa) e dell’1,7% sull`analogo periodo dell`anno precedente.

Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono state pari a circa 484 milioni, in deciso miglioramento sul trimestre precedente, che era stato significativamente influenzato da un adeguamento dei fondi rettificativi effettuato su posizioni a sofferenza ed incaglio, oltre che dalla dinamica dei crediti deteriorati lordi.

Rispetto al primo trimestre 2012, le rettifiche su crediti registrano invece un incremento del 12,5% “a riflesso del prolungarsi della crisi, che ha determinato una accelerazione nella crescita di crediti deteriorati”.

Il risultato operativo netto è stato negativo negativo per circa 68 milioni (era negativo per circa 1,519 miliardi nel quarto trimestre 2012).

La raccolta diretta è risultata sostanzialmente stabile nel trimestre (+0,3% rispetto a un anno prima e -0,3% sul trimestre precedente) e “in ulteriore miglioramento” ad aprile e maggio.

Nel comunicato sui conti vengono giudicate “buone” le performance commerciali del trimestre, “nonostante il difficile contesto economico e lo sfavorevole clima mediatico di febbraio”, legato alle operazioni strutturate ‘Alexandria’, ‘Santorini’ e ‘Nota Italia’ e alle indagini giudiziarie legate anche all`acquisto di Banca Antonveneta. (TMNEWS)