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Monte dei Paschi, la Fondazione rinuncia a causa da 3,8 miliardi

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Nuovo colpo di scena per il Monte dei Paschi di Siena alla spasmodica ricerca di un partner in grado di rilevare la quota del 63% del capitale ora in mano al ministero dell’Economia.

Monte dei Paschi rinuncia a risarcimento da 3,8 miliardi

Questo pomeriggio la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Mps hanno raggiunto un accordo preliminare in merito alle richieste stragiudiziali presentate dalla Fondazione la scorsa estate per la contestata acquisizione di Banca Antonveneta, all’aumento di capitale 2011 e agli aumenti di capitale 2014-2015.

Questo accordo consente alla banca senese di ridurre le richieste risarcitorie per un ammontare di 3,8 miliardi, offrendo un contributo rilevante alla soluzione del principale elemento di incertezza che grava sul suo risicato bilancio e alla sua privatizzazione che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno secondo gli accordi presi con Bruxelles.

Nell’accordo raggiunto questo pomeriggio Mps si impegna a sottoporre alla deliberazione del prossimo cda della banca, in calendario per il 5 agosto, una transazione che prevede il pagamento di 150 milioni di euro e impegni sulla valorizzazione del patrimonio artistico della banca.

Secondo quanto indicato nel bilancio consolidato 2020 alla fine dello scorso esercizio Mps presentava controversie legali per un ammontare di 10 miliardi di euro, in particolare vertenze legali per circa 5,1 mld di euro e richieste stragiudiziali per circa 4,9 mld di euro.

Rimangono quindi 6 miliardi di potenziali oneri a carico del bilancio della banca senese.