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Minaccia Grexit: euro sotto pressione, volatilità alle stelle

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MILANO (WSI) – Il fallimento dei negoziati tra creditori e governo ellenico rende sempre più reale la minaccia di un default e un evento – potenzialmente ‘choc’ per i mercati – di Grexit. Tanto è vero che persino le autorità europee hanno iniziato a discutere formalmente di un simile scenario.

Ciò ha alimentato enormemente la volatilità sui mercati finanziari, in particolare il valutario e l’obbligazionario.

Al momento la moneta unica scambia in area 1,1220 dollari e 138,50 yen. In avvio valeva 1,1260 dollari e 138,92 yen.

La volatilità implicita a un mese è balzata ai massimi di 3 anni e mezzo, attestandosi al 14,305%. I trader citano i timori legati alla Grecia. Gli investitori sono pronti a pagare un prezzo sempre più alto per proteggersi nelle settimane a venire contro gli sbalzi di prezzo del’euro nei mercati dei tassi di cambio.

Gli analisti fanno sapere che la discesa dell’euro è per il momento contenuta dall’approccio ancora relativamente cauto degli investitori. Ma al prossimo segnale di rifiuto di un accordo (ormai mancano solo due settimane al giorno X in cui scadrà il prestito all’Fmi), la tragedia greca rischia di far capitolare l’euro.

Le parti in causa sono consapevoli che le prossime trattative sono l’ultima chance per evitare un default e sbloccare la nuova tranche di aiuti. La sensazione tra gli operatori di mercato è che le possibilità di un’uscita di Atene dall’area euro non siano mai state così elevate come lo sono ora.

Per le stesse ragioni si è aperta intanto la caccia ai beni rifugio: in calo di 5 punti base allo 0,8% i tassi sui Bund tedeschi decennali.

(DaC)