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Mercati scossi da “referendum su euro” in Italia, spread mette banche KO

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Il voto anticipato non saranno elezioni politiche normali come le altre, bensì saranno come un referendum sull’euro. A dirlo non sono soltanto i commentatori e gli analisti preoccupati per gli ultimi sviluppi in Italia, ma anche il leader della Lega Matteo Salvini. “Sarà un referendum tra chi vuole che l’Italia sia un paese libero e chi vuole che sia servile e schiavizzato”, ha detto ieri. “Oggi l’Italia non è libera, è occupata finanziariamente da tedeschi, francesi ed eurocrati”.

L’UE ha negato di aver avuto un ruolo del veto di Sergio Mattarella al nome di Paolo Savona all’Economia. In giornata Carlo Cottarelli presenterà la lista dei ministri del suo governo “traghettatore” ma l’esecutivo politicamente “neutrale” non ha alcuna speranza di incassare la fiducia del parlamento. Significa che si andrà al voto dopo agosto e che saranno mesi di campagna elettorale dai toni accesi e duri. Senza contare che potrebbero scattare le clausole di salvaguardia che prevedono l’aumento dell’IVA e che ci sono dubbi sulla legge di bilancio.

Non è la prima volta che la proposta di un ministro viene respinta al mittente dal Presidente della Repubblica, ma è la prima volta che questo fa saltare il governo. Le tensioni stanno provocando turbolenze sui mercati finanziari, con la Borsa di Milano che accusa cali per la seconda seduta di fila e con lo Spread tra BTp e Bund sopra i 230 punti base, ai massimi di oltre un anno. La Borsa ha perso 63 miliardi di capitalizzazione nelle ultime dieci sedute, ossia da quando il 15 maggio i mercati hanno iniziato ad entrare in fibrillazione per lo scenario politico italiano. L’andamento dei tassi di interesse e del rischio paese mettono sotto pressione i bancari. Sul Forex l’euro è in calo ai minimi di 11 mesi sullo yen in area 126,85. La moneta unica si deprezza anche sul dollaro a quota $1,1623.

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