Mercati puniscono l’Italia: spread in orbita oltre 260

di Daniele Chicca
Pubblicato 28 Settembre 2018 • Aggiornato 1 Ottobre 2018 15:37

Come era lecito attendersi e come lo stesso ministro dell’Economia Giovanni Tria aveva preannunciato, i mercati finanziari non digeriscono bene la manovra finanziaria che alza l’asticella prevista del rapporto deficit Pil al 2,4% per i prossimi tre anni. È passata dunque la linea dei due principali partiti al governo, Lega e M5S, per una legge di bilancio da oltre 33 miliardi. L’Italia dichiara così guerra aautorità Ue e mercati.

Il risultato è che lo Spread tra Btp e Bund decennali si allarga di circa 20 punti base oltre quota 260 in avvio, con il rendimento del titolo di riferimento italiano che scambia al 3,1%. Il giorno precedente, quello della presentazione in parlamento del testo più importante della giovane legislazione, lo Spread aveva archiviato la seduta in area 237 punti base dopo aver superato anche i livelli intraday di 250 punti.

Già ieri si respirava un clima di nervosismo, dovuto all’incertezza sui contenuti del Def e al braccio di ferro tra Tesoro e Palazzo Chigi. Alcuni investitori hanno anche iniziato a speculare sulle possibili dimissioni del pragmatico Giovanni Tria, considerato l’ago di bilancio tra i falchi e le colombe del governo. Il rendimento del Btp decennale si attesta al 3,096% dopo che ieri aveva flirtato con la soglia del 3% (massimo di giornata toccato al 2,993% prima di chiudere 2,901%).

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Daniele Chicca 28 Settembre 20189:45

Dopo il calo di quasi l’1% di ieri (quando la Borsa aveva toccato picchi al ribasso di anche il 2%), Piazza Affari cede il 2,3% in mattinata. I cali delle altre piazze azionarie europee sono più contenuti, con il listino paneuropeo EuroStoxx 600 che lascia sul campo mezzo punto percentuale.

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Daniele Chicca 28 Settembre 20189:47

Anche sul fronte obbligazionario la tensione è palpabile con i rendimenti dei Btp sulle scadenze a breve e medio termine che salgono. Il titolo a cinque anni rende più del 2% ora.

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Daniele Chicca 28 Settembre 201810:15

Il cambio euro dollaro scambia in calo anche oggi, appesantito dall’affronto lanciato dal governo italiano alle autorità europee con la legge di bilancio da oltre 33 miliardi che per i prossimi tre anni prevede un rapporto tra deficit e Pil del 2,4%. Una volta approvata dal Parlamento, la manovra triennale di finanze pubbliche, che contiene le misure necessarie a realizzare gli obiettivi indicati nella nota di aggiornamento del Def, verrà sottoposta al vaglio di Bruxelles a metà ottobre.

Dal punto di vista tecnico, i prezzi sono scesi al di sotto della media mobile a 200 giorni (linea blu). La tendenza a breve è dunque ribassista e la rottura del supporto di 1,1700 non fa che rafforzare questa tesi. La chiusura sotto la media mobile a 100 giorni (linea rossa) ha interrotto una fase positiva (vedi trendline evidenziata nel grafico sotto) che si protraeva da agosto per il cross euro dollaro. È presto per annunciare un ritorno sui minimi visti l’anno scorso, ma i segnali tecnici degli ultimi giorni sono negativi e dipingono un quadro ribassista.

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Daniele Chicca 28 Settembre 201814:36

L’indice paneuropeo EuroStoxx 600 e i future sui principali listini azionari della Borsa Usa cedono terreno oggi il giorno dopo che il governo italiano ha dichiarato di fatto guerra alle autorità europee, alzando l’asticella del rapporto tra deficit e Pil al 2,4% nella legge di bilancio che sarà presentata in Parlamento.

Sui mercati per il governo del cambiamento è una sconfitta senza appello. La Borsa di Milano, affossata da una serie di tonfi nel settore bancario, cede quasi i -4% a un certo punto con il listino Ftse MIB delle blue chip in chiara difficoltà. Si tratta del calo più accentuato in due anni di tempo. L’indice settoriale delle banche cede il -6,8%.

Daniele Chicca 28 Settembre 201818:29

Piazza Affari ha fatto capitombolo, con il settore bancario che ha perso il 6%, il calo più marcato da giugno 2016. Le due big del comparto, Intesa Sanpaolo e UniCredit, hanno ceduto il 6%. Sul Forex l’euro si è indebolito e alla chiusura dei mercati europei faceva segnare una flessione dello 0,5% rispetto al dollaro a quota $1,1582.

Il giorno dopo l’’annuncio sugli obiettivi del deficit Pil al 2,4%, il Ftse Mib ha perso il 3,7% circa. In rosso praticamente l’’intero listino milanese. L’’unico titolo positivo di questa seduta è Saipem. In Europa l’indice paneuropeo ’EuroStoxx 50 cede l’1,4% circa. Anche lì, pesanti i bancari. Gli unici titoli in rialzo sono Engie, Ahold e Saint Gobain. A Wall Street il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq perdono il 2%.

Daniele Chicca 28 Settembre 201818:30

Piazza Affari ha fatto capitombolo, con il settore bancario che ha perso il 6%, il calo più marcato da giugno 2016. Le due big del comparto, Intesa Sanpaolo e UniCredit, hanno ceduto il 6%. Sul Forex l’euro si è indebolito e alla chiusura dei mercati europei faceva segnare una flessione dello 0,5% rispetto al dollaro a quota $1,1582.

Il giorno dopo l’’annuncio sugli obiettivi del deficit Pil al 2,4%, il Ftse Mib ha perso il 3,7% circa. In rosso praticamente l’’intero listino milanese. L’’unico titolo positivo di questa seduta è Saipem. In Europa l’indice paneuropeo ’EuroStoxx 50 cede l’1,4% circa. Anche lì, pesanti i bancari. Gli unici titoli in rialzo sono Engie, Ahold e Saint Gobain.

Daniele Chicca 28 Settembre 201818:31

Piazza Affari ha fatto capitombolo, con il settore bancario che ha perso il 6%, il calo più marcato da giugno 2016. Le due big del comparto, Intesa Sanpaolo e UniCredit, hanno ceduto il 6%. Sul Forex l’euro si è indebolito e alla chiusura dei mercati europei faceva segnare una flessione dello 0,5% rispetto al dollaro a quota $1,1582.

Il giorno dopo l’’annuncio sugli obiettivi del deficit Pil al 2,4%, il Ftse Mib ha perso il 3,7% circa. In rosso praticamente l’’intero listino milanese. L’’unico titolo positivo di questa seduta è Saipem. In Europa l’indice paneuropeo ’EuroStoxx 50 cede l’1,4% circa. Anche lì, pesanti i bancari. Gli unici titoli in rialzo sono Engie, Ahold e Saint Gobain. A Wall Street il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq perdono lo 0,2%.