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Mercati paralizzati da Cina e Italia, Spread ai massimi da aprile 2013

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L’Italia non rispetta le regole Ue in modo “particolarmente grave”. Le critiche mosse dalla Commissione Europea sono pesanti e implicano che Bruxelles non è pronta a fare alcuna concessione al govern giallo verde sul piano di bilancio 2019. Per l’Italia, che ha il secondo debito più grande dell’area euro, si avvicina lo spettro della Grecia, ossia l’appuntamento con una lunga serie di trattative per trovare un compromesso politico e un punto di incontro economico tra due parti molto distanti tra loro. È difficile immaginarsi uno scenario in cui l’Italia riesce a scampare a un declassamento del rating da parte di Moody’s tra una settimana.

Non sorprende dunque che dopo il rialzo ieri sul finale di seduta ai massimi di cinque anni da parte dello Spread di rendimento tra Btp e Bund decennale, l’apertura sia caratterizzata dalla debolezza per il mercato obbligazionario secondario italiano. Il nervosismo relativo alla politica italiana spinge il differenziale a sfiorare i 330 punti base, ai livelli più alti dai primi di aprile 2013. Le Borse sono contrastate in Asia con i trader invitati alla cautela dal rallentamento dell’economia in Cina. Il tasso di crescita del Pil (+6,5% nel terzo trimestre) è il più basso dai tempi dell’ultima grande crisi finanziaria.