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Mercati, gestore Vanguard vede fase di ribassi consistenti

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L’inarrestabile crescita dei mercati, che continuano ad aggiornare seduta dopo seduta nuovi record, potrebbe subire uno stop. Ne è convinto Bill McNabb, ceo uscente di Vanguard, che in un’intervista alla BBC ha confermato che, a sua parere, le valutazioni raggiunte dal mercato sono “molto alte” anche se non da bolla.

Restando sul mercato americano, il Dow Jones questa settimana ha superato la soglia dei 23 mila punti mentre Nasdaq e S & P 500 continuano ad livelli record negli ultimi mesi. Per il numero uno di Vanguard, i mercati potrebbero dunque subire una correzione compresa tra il 6 e il 9%. Anche nessuna indicazione è arrivata sul tempo.

McNabb, che lascerà la carica di a.d. il prossimo gennaio a Tim Buckley,  ha affermato di essere ottimista sulle prospettive di Brexit, affermando che le questioni erano “superate” e che stava guardando la situazione “molto attentamente”.

Previsioni a parte, ieri, alla vigilia del trentesimo anniversario del Black Monday, il Dow Jones Industrial Average ha chiuso per la prima volta sopra la soglia dei 23.000 punti. Si tratta di un livello conquistato già il giorno precedente ma che l’indice delle 30 blue chip non era riuscito a mantenere fino alla fine della giornata. Anche l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno finito gli scambi a livelli senza precedenti.

Intanto, oggi a Wall Street verrà ricordato il lunedì nero: il 19 ottobre del 1987 il DJIA perse 508,32 punti, che oggi equivarrebbero a oltre mille punti; in soli due giorni circa la metà di quel tonfo fu recuperato. Sempre ieri, l’S&P 500 salito di 1,9 punti, lo 0,07%, a quota 2.561,26. Il Nasdaq ha aggiunto 0,56 punti, lo 0,01%, a quota 6.624,22.