Mercati, FCA preme sull’acceleratore spinta dal nuovo NAFTA

di Daniele Chicca
Pubblicato 28 Agosto 2018 • Aggiornato 31 Agosto 2018 15:03

Se da un lato soffrono le utility e le banche, FCA allunga la corsa iniziata ieri sulle ali del nuovo accordo commerciale bilaterale stretto tra Stati Uniti e Messico. Anche il Canada sta facendo di tutto per potervi partecipare. L’intesa ha aiutato anche i listini azionari mondiali e in particolare quelli americani, saliti ieri su nuovi record con il Nasdaq sopra gli 8mila punti e l’S&P 500 ai massimi assoluti. Tutto il settore auto giova degli accordi Nafta, con il titolo FCA che guadagna l’1,1%; Cnh Industrial sale dello 0,7% e Pirelli dello 0,5%.

La Borsa di Londra, chiusa ieri per festività, è quella più positiva in Europa (+0,77% in avvio) mentre Francoforte guadagna lo 0,2%. Sulla linea della parità Parigi e Madrid, in calo dello 0,35% circa Piazza Affari. Il settore delle utility paga le parole del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, il quale ha espresso la volontà di rivedere tutti gli accordi di concessione dopo il crollo del ponte Morandi a Genova: a perdere terreno sono A2a (-1,8%) ,Terna (-0,5%), Italgas(-0,4%) e Snam (-0,4%). Deboli pure i bancari (calo di quasi l’1% per Banco Bpm, Ubi e Bper). La lettera si abbatte anche su Telecom Italia (-0,7%).

Sul fronte dei tassi di cambio, il cross euro dollaro si rafforza avvicinandosi a quota $1,17: sarebbe la prima volta da inizio agosto. Al momento il cambio vale 1,1696 dopo i 1,167 dollari della chiusura di ieri sera. Sullo yen l’euro si innalza a quota 129,97 da 129,72, mentre il cross dollaro yen si posiziona in area 111,1 da 111,08. Tra le materie prime, i prezzi del petrolio sono rimasti stabili nel corso delle contrattazioni sui mercati asiatici mentre all’apertura degli scambi europei scambiano in leggero calo a 68,68 dollari al barile per il Wti con consegna ottobre (-0,3%) e a 76,08 dollari per il Brent con scadenza analoga (-0,2%). Le possibili nuove sanzioni all’Iran e lo sciopero dei lavoratori Total nel mare del Nord che va avanti da giorni sono i due fattori che influiscono sugli scambi.

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Daniele Chicca 28 Agosto 20189:57

Sul mercato valutario continua il momento no della divisa britannica, colpita dalle incertezze intorno alla Brexit. L’euro continua a rafforzarsi sulla sterlina portandosi sui massimi degli ultimi 11 mesi. Forexlive Image View

Daniele Chicca 28 Agosto 201813:25

A Milano ancora sotto pressione Atlantia che scivola in fondo al paniere delle blue chips con un ribasso di oltre il 3%. Male le banche con Ubi Banca in flessione del2,71%, seguito da Unicredit che perde il 2%, mentre Banco BPM e Bper Banca viaggiano entrambi in rosso dell’1,3%. Intesa Sanpaolo cede l’1%, mentre Mediobanca limita i danni ad un calo dello 0,22%.

Daniele Chicca 28 Agosto 201814:41

Per stemperare la tensione sui mercati, specie sul secondario dove lo Spread ha toccato i massimi in quasi tre mesi, il ministro dell’Economia ha provato a gettare acqua sul fuoco dopo le dichiarazioni del vice premier Luigi Di Maio, assicurando che l’Italia rispetterà invece i vincoli di bilancio.

Giovanni Tria assicura che il piano del governo Conte è quello di continuare a ridurre il rapporto tra debito e Pil e che l’Italia non vuole peggiorare la situazione strutturale del passivo statale. Il debito pubblico è assolutamente sostenibile e la traiettoria è in calo, secondo Tria, il quale non ritiene che ci sia alcun problema con il debito della terza economia d’Eurozona. E quando il governo farà chiarezza sul suo programma finanziario e sulla legge di bilancio, lo spread con i Bund è destinato a tornare a stringersi.

Daniele Chicca 28 Agosto 201815:43

I rialzisti mantengono l’assoluto controllo a Wall Street e secondo gli analisti non è affatto il momento di andare short, ma a un certo punto le valutazioni – al momento ragionevoli secondo Nicholas Colas di DataTrek Research – diventeranno eccessive. In questo contesto le small cap sono da considerare le azioni più vulnerabili, secondo gli analisti della banca Usa Morgan Stanley.

Fino a quando il rapporto tra prezzo di Borsa e stime sugli utili societari (P/E) resta intorno alle 16 volte per l’S&P 500 i rialzisti non hanno nulla da temere, ma quando supererà quota 18 allora bisognerà iniziare a preoccuparsi. L’indice allargato di Wall Street e il Nasdaq scambiano sui massimi di sempre oltre i 2.900 e 8.040 punti, rispettivamente. Il Dow Jones avanza dello 0,22% (+60 punti).