Economia

Mazziero Research: debito in calo a marzo, ancora nessun impatto dalle misure COVID-19

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Cala, a sorpresa, nel mese di marzo il debito italiano. Secondo le stime di Mazziero Research, “il dato dovrebbe attestarsi a 2.423 miliardi a marzo, in calo di 27 miliardi che verranno poi recuperati nel corso del mese di aprile quando si salirà nuovamente vicino ai 2.450 miliardi”. Qualora tali stime venissero confermate, il mese di marzo non presenterebbe ancora alcun impatto dalle misure legate al Covid-19.

Le stime indicano anche un debito a fine giugno compreso fra 2.454 e 2.471 miliardi, “ma certamente andranno riviste al rialzo con il dispiegarsi delle maggiori spese indicate dal Governo nel DEF (Documento di Economia e Finanza). Mentre a fine anno si toccherebbe un livello tra 2.550 e 2.580 miliardi” scrivono gli esperti.

Passando invece ad analizzare le stime sulla crescita, gli analisti spiegano che:

le stima Istat del PIL del primo trimestre 2020 potrebbe far apparire eccessivamente negative quelle della Mazziero Research che indicavano valori tra -8 e -11% contro il dato Istat del -4,7%. Tuttavia, l’Istituto di Statistica informa della mancanza totale o parziale di alcuni indicatori nella rilevazione, con il ricorso a tecniche statistiche di integrazione che potrebbero portare a revisioni successive di entità superiore. Infatti, il calo del -4,7% nel primo trimestre apparirebbe sottostimato rispetto alle indicazioni di lockdown riportate dall’Istat durante l’Audizione a Camera e Senato in merito al DEF.

Abbiamo al tempo stesso proceduto a una rimodulazione delle nostre stime che vedono variazioni, anche sensibili, rispetto alle precedenti dovute allo scaglionamento della ripresa delle attività nel corso del mese di maggio. Il secondo trimestre resta quello con il calo maggiore a cui seguirà un forte recupero nel terzo trimestre. Le stime del terzo e del quarto trimestre presentano ancora una elevata incertezza determinata da una serie di fattori quali: il ritorno a regime delle attività e il dispiegamento degli effetti delle misure di sostegno messe in campo da Governo e dall’Unione Europea, di cui ancora non si hanno dati concreti sulle tempistiche”.