Economia

Materie prime a picco, allarme rosso per i trader

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Wall Street può anche snobbare, come sta facendo, la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, ma nel mercato delle materie prime si stanno formando gravi crepe.

Per averne prova – si legge in un articolo pubblicato da Cnn Money – è sufficiente dare uno sguardo all’andamento del rame, metallo industriale estremamente sensibile alle oscillazioni dell’economia globale, di cui la Cina è un’avida consumatrice (divora circa il 40% dell’offerta mondiale): il prezzo è crollato del 16% nell’ultimo mese e ha toccato il minimo di un anno mercoledì.

Andamento analogo è quello del ferro, che ha lasciato sul terreno l’11% da inizio anno. Non finisce qui. Lo zinco non è stato così economico dalla metà del 2017 mentre l’indice Bloomberg dei metalli industriali, che include alluminio e nichel, ha chiuso la seduta di mercoledì al minimo da agosto 2017.

“Le quotazione del rame e degli altri metalli riflettono le preoccupazioni per un rallentamento globale causato dalla guerra dei dazi”, ha spiegato Kristina Hooper, strategist di Invesco. “Siamo in una guerra commerciale che si combatte su più fronti”.

E poi c’è la soia. La Cina, il maggior consumatore mondiale di soia americana, ha imposto dazi del 25% la scorsa settimana. La battaglia commerciale ha già inferto un duro colpo agli agricoltori americani con i prezzi della soia precipitati del 13% quest’anno, ai minimi da dicembre 2008.

“Se perdi il tuo più grande cliente, i prezzi finiscono inevitabilmente per scendere” ha spiegato Peter Boockvar, responsabile degli investimenti di Bleakley Advisory Group.

Tutto questo avviente mentre l’S & P 500 ha segnato un aumento di oltre il 2% questo mese e giovedì il Nasdaq ha aggiunto il 4%, aggiornando livelli record. I progressi riflettono l’ottimismo che la lotta commerciale tra le due maggiori economie del mondo sarà risolta prima delle elezioni di metà mandato di novembre negli Stati Uniti.

Il recente crollo delle materie prime – conclude l’articolo della Cnn –  suggerisce un crescente nervosismo in merito alle ricadute economica delle tariffe lanciate da Washington e Pechino. È insolito vedere il prezzo delle materie prime scendere così bruscamente durante un periodo di ampia salute economica in tutto il mondo.