Economia

La Germania fa scattare l’allarme sul gas

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La Germania, come da previsioni, ha attivato l’allarme nel piano di emergenza sul gas. La decisione, concordata nel governo di Olaf Scholz, è stata comunicata dal ministero dell’Economia e del Clima guidato dal verde Robert Habeck (nella foto).

L’allarme è la seconda delle tre fasi del piano d’emergenza. La prima, quella dell’early warning, era scattata a fine marzo quando la Russia aveva chiesto il pagamento in rubli del gas, indica un peggioramento considerevole nelle forniture. La seconda fase, di allarme, prevede una domanda accresciuta o problemi alle forniture, che restano comunque assicurate. La terza, quella dell’emergenza, implica che le forniture non siano sufficienti a rispondere alla domanda.

Il punto sul gas in Germania

Il gas è da subito in Germania un bene scarso“, ha detto Habeck in uno statement a Berlino, nel quale ha spiegato che “Dobbiamo ridurre l’uso del gas già d’estate“, ha affermato. L’estate è “ingannevole”, “ma l’inverno arriva e dobbiamo riempire i depositi”.

Habeck ha esortato i tedeschi a “compiere uno sforzo nazionale” per contrastare ed evitare che si realizzi la “volontà” di Putin. “Ci troviamo in uno scontro economico con la Russia e il gas viene usato come arma“, ha affermato. “Servono tutte le misure politiche per fare in modo che ci sia abbastanza gas”, ha aggiunto.

Diversa la situazione in Italia. Anche se la situazione degli stoccaggi desta preoccupazioni, il Comitato tecnico di emergenza sul gas (Ctem) del Ministero della Transizione ecologica, un organo consultivo formato dai dirigenti del Mite e da rappresentanti dell’autorità per l’energia Arera e dalle società di trasporto del gas e dell’elettricità, Snam e Terna, ha deciso due giorni fa di non alzare il livello di allerta sul gas, dall’attuale preallarme ad allarme.

Oggi a Bruxelles vertice europeo su tetto gas

La decisione è arrivata all’indomani dell’allarme lanciato dall’Agenzia internazionale dell’energia, che ha anticipato per il prossimi mesi un possibile stop totale delle forniture del gas dalla Russia, e nel giorno in cui apre a Bruxelles il vertice europeo che dovrà discutere anche il tetto al prezzo del gas per contenere gli aumenti provocati dalla crisi ucraina. Secondo anticipazioni stampa,  una decisione operativa sul tetto al prezzo del gas, chiesto da mesi dal governo italiano, “arriverà solo tra settembre e ottobre“.