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Italia e Francia siglano un accordo, unite per la riforma del Patto di Stabilità

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Un nuovo trattato di cooperazione bilaterale fra Italia e Francia, stretto venerdì a Roma, indica la via condivisa verso le riforme necessarie per il futuro dell’Unione europea, a partire dalla revisione delle regole fiscali contenute nel Patto di Stabilità; un passo che il premier italiano, Mario Draghi, ha definito come “inevitabile”.

“Per quanto riguarda le regole di bilancio che erano in vigore fino a prima della pandemia, si erano già dimostrate insufficienti dopo la Crisi finanziaria”, ha detto Draghi “oggi la revisione” delle regole fiscali “è inevitabile, non solo per l’altissimo costo della pandemia in termini economici e sociali ma anche per le sfide future dell’Ue, dalla lotta al cambiamento climatico alle nuove tecnologie, ai giganteschi investimenti nei semiconduttori. Dobbiamo correggere il nostro passato e progettare il nostro futuro”.

Le regole fiscali del Patto di Stabilità restano sospese per tutto il 2022, ma il loro ritorno in vigore senza modifiche eserciterebbe una pressione “contenitiva” sulla spesa pubblica superiore a quella del passato. Nel frattempo, infatti, i debiti pubblici dei Paesi europei sono aumentati di molto. Il rischio è che le vecchie regole scoraggino gli investimenti, anche in campo green, per rispettare i parametri (che sono molto più articolati del vincolo del 3% sul deficit, ne avevamo parlato qui).

Fra le altre sfide comuni incluse nel trattato sono incluse anche l’immigrazione, gli investimenti e la transizione energetica.

“Dobbiamo dotare l’Ue di strumenti compatibili con le nostre ambizioni e le aspettative dei nostri cittadini”, ha dichiarato Draghi, “il trattato che abbiamo firmato oggi segna l’inizio di questo viaggio”.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha evitato di commentare sulla revisione del Patto di Stabilità, ma ha sottolineato come l’asse Roma-Parigi non sostituisca le storiche relazioni bilaterali con Berlino. “Non dovreste vedere, nell’amicizia che stiamo costruendo attraverso le Alpi, una sostituzione dell’amicizia che stiamo consolidando attraverso il Reno”, ha detto Macron.