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“Missili su una petroliera iraniana nel Mar Rosso”: sale il petrolio

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La Compagnia petrolifera nazionale dell’Iran ha comunicato che una coppia di missili avrebbe colpito una petroliera del gruppo nel Mar Rosso; la notizia ha immediatamente avuto ripercussioni sui prezzi del greggio, arrivati a salire oltre del 2% immediatamente dopo l’annuncio.

Il Brent attualmente è in rialzo dell’1,57 mentre il Wti dell’1,68%.

Le esplosioni sarebbero avvenute in due momenti separati, uno alle cinque del mattino e il successivo alle 5:20, ora locale. La petroliera si trovava a 60 miglia dalla città saudita di Jeddah. Non ci sarebbero feriti, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa iraniana Irna.

“Secondo il dipartimento per le relazioni pubbliche e gli affari internazionali della National Iranian Oil Company, la petroliera di nome Sabity appartenente alla compagnia ha subito danni allo scafo dopo essere stata colpita da missili a 60 miglia dalla città portuale saudita di Jeddah”, ha detto l’Irna dal suo sito web, “la causa dell’incidente è attualmente sotto inchiesta da parte degli esperti”.

Le tensioni fra Iran e Arabia Saudita hanno subito una brusca accelerazione dopo l’attacco condotto da droni alle raffinerie saudite dello scorso mese e che hanno compromesso il 50% dell’output di greggio del Paese. Per quanto rivendicato dai ribelli Houthi dello Yemen, si sospetta in un attacco direttamente supportato dalla Repubblica Islamica dell’Iran.
Lo stesso Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, aveva affermato che dietro l’aggressione ci fosse il Paese guidato da Hassan Rouhani e che mancassero prove sul fatto che l’attacco fosse partito dallo Yemen come sostenuto dai ribelli Houthi.