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Inizia era QT, alert volatilità a Wall Street: VIX si impenna al 30%

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Le tensioni di mercato recenti hanno contribuito a incrementare nettamente la volatilità, con l’indice della paura che ieri ha toccato temporaneamente il 30%, mettendo probabilmente in difficoltà filosofie basate sull’inclusione in portafoglio di asset a bassa volatilità come nel caso delle filosofie Risk Parity, costrette pertanto a vendite brutali in pochi giorni per rientrare nei parametri di volatilità.

Secondo lo strategist esperto di derivati di Goldman Sachs Rocky Fishman, alla luce delle ultime performance di mercato, il VIC dovrebbe essere ancora più alto. Il livello di 25-30 è giudicato “insolitamente basso” se si tiene conto dell appoggi di vendite abbattutasi sull’S&P 500, che ha perso il 14% dai massimi del 20 settembre. La banca ha un prezzo obiettivo tra un anno di 3000 punti per l’indice allargato della Borsa Usa.

“A mettere in crisi tali filosofie di gestione eventi particolarmente rari, come ad esempio il fatto che la volatilità su S&P500 ha superato quella su indici su paesi emergenti. La conseguenza è la peggiore performance nel mese di dicembre per l’indice S&P 500 dal dopoguerra ad oggi, con un calo ad oggi di circa il 10%”.

A Wall Street e in particolare sull’indice S&P 500 ha pesato anche la scarsità di liquidità, che ha esacerbato i cali nell’azionario.

È stata soprattutto la minaccia di un passaggio dall’era del Quantitative Easing al Quantitative Tightening, con il pilota automatico da parte della Federal Reserve nei piani di riduzione del bilancio – salito al suo apice su livelli mostre pari a 4.500 miliardi di dollari – ha accentuato il calo delle Borse, “scatenando – scrive Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM – i timori di rallentamento dell’economia Usa enfatizzati proprio dall’insistenza della Fed sul sentiero del QT”.

In poche parole il mercato giudica troppo ottimista la Fed nella sua valutazione circa lo stato di salute e le prospettive della prima economia al mondo.

Come osserva Intermonte SIM, al tema Fed si stanno aggiungendo nel brevissimo altri fattori come il timore dello shutdown parziale negli Usa se non sarà trovato un accordo che riconcili i due diversi testi di legge di bilancio approvati alla Camera ed al Senato, oltre alle dimissioni del capo della difesa Mattis, in dissenso con Donald Trump.