Economia

Inflazione, in arrivo un autunno caldo. Ecco tutti i rincari attesi

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Sarà un autunno caldo quello 2022 sul fronte dei prezzi. I rincari che preoccupano le famiglie italiane riguardano soprattutto i beni alimentari. Il carrello della spesa è infatti quello che ha segnato gli aumenti maggiori per via dell’impennata dell’inflazione.

A questo proposito, Coldiretti, nel rapporto “L’autunno caldo degli italiani a tavola fra corsa prezzi e nuovi poveri” diffuso in occasione del Meeting di Rimini, ha spiegato che sono oltre 2,6 milioni le persone a rischio alimentare, che rischiano di far ricorso alle mense dei poveri e, molto più frequentemente, ai pacchi alimentari.

L’associazione degli agricoltori ribadisce inoltre che col balzo dell’inflazione, spinta dalle quotazioni record del gas, le famiglie italiane spenderanno 564 euro in più per la tavola nel 2022. La categoria con la spesa maggiore è quella di pane, pasta e riso, con un esborso aggiuntivo annuale di quasi 115 euro, e precede sul podio carne e salumi, che costeranno 98 euro in più rispetto al 2021 e le verdure (+81 euro). Seguono latte, formaggi e uova con +71 euro e il pesce con +49 euro, davanti a frutta e oli, burro e grassi.

In questo scenario, Coldiretti torna a premere il tasto dell’autosufficienza produttiva: nel 2022, dice, le importazioni di prodotti agroalimentari dell’estero, dal grano per il pane al mais per l’alimentazione degli animali, sono cresciute in valore di quasi un terzo (+29%) mentre noi come Paese produciamo il 36% del grano tenero che serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro per la pasta, il 73% dell’orzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all’84% di autoapprovvigionamento.

Non solo beni alimentari: dove colpirà duro l’inflazione

Ma i beni alimentari sono solo una voce del bilancio familiare destinato a salire. Il Codacons ha spiegato che l’aumento dei prezzi è visibile anche nel corredo scolastico. Si spenderà in media il 7% in più rispetto allo scorso anno, pesano caro energia e crisi materie prime (carta, tessile, plastica eccetera)”, spiega l’associazione dei consumatori. L’esborso per il materiale scolastico completo può arrivare così a raggiungere durante l’anno scolastico 2022-2023 a quota 588 euro a studente su base annua, cui va aggiunto il costo per libri di testo, altra voce che inciderà pesantemente sui portafogli delle famiglie italiane, variabile a seconda del grado di istruzione e della scuola, con la spesa complessiva a carico delle famiglie che – tra corredo e libri – può facilmente raggiungere quest’anno i 1300 euro a studente.

Ma non è l’unica spesa: bisognerà poi fare i conti con i rincari delle tariffe di luce e gas. “Temiamo in particolare la voce gas che potrebbe subire pesanti incrementi alla luce dell’andamento dei mercati”, sottolinea ancora il Codacons.

Ciliegina sulla torta – si fa per dire – la spesa per la benzina, visto che il 20 settembre scadrà il taglio delle accise. Cosa succederà in caso di mancata proroga? Tante, troppe le incognite.