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Il rally dello S&P 500 non è arrivato al capolinea, fin dove può arrivare il benchmark Usa

Il rally dello S&P 500 non è ancora arrivato al capolinea. Ne sono convinti gli analisti di Goldman Sachs, che hanno rivisto al rialzo il target di fine anno per il benchmark della Borsa Usa, portandolo a 5.200 punti, con un rialzo del 4% circa rispetto ai livelli attuali e sopra i 5.100 previsti in precedenza.

S&P500 più in alto grazie alla forza degli utili

A novembre, Goldman prevedeva che lo S&P 500 avrebbe toccato 4.700 punti entro la fine di quest’anno, ma l’indice ha poi superato la soglia dei 5mila questo mese di febbraio, costringendo la banca d’affari ad aggiornare le stime, che si collocano ora sui livelli più alti a Wall Street.
La revisione al rialzo prende le mosse dal recente miglioramento delle prospettive 2024 degli utili delle società che compongono l’indice: le nuove stime sulla redditività prevedono un miglioramento degli utili dell’8%, alimentato dal miglioramento delle prospettive economiche statunitensi e dal rafforzamento dei margini di profitto delle mega-cap, in particolare quelli dei Magnifici 7 (Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla).

“Prevediamo che una forte crescita del PIL mondiale e un dollaro leggermente più debole sosterranno gli utili per azioni di quest’anno, mentre i tassi più bassi e i prezzi del petrolio più bassi rappresenteranno un leggero freno”, ha spiegato David Kostin, stratega principale di Goldman Sachs.

Oltre ai Magnifici 7, anche gli altri titoli che compongono il benchmark dovrebbero mostrare un progresso dei margini operativi ma in misura “molto più contenuta”, a causa della crescita dei costi dei fattori produttivi, come quella dei salari.

Gli esperti si aspettano comunque che i multipli di valutazione per l’S&P 500 restino vicini ai livelli attuali a circa 20 volte gli utili “rendendo la crescita degli utili il principale motore per rimanere al rialzo quest’anno”.

Magnifici 7: utili senza freni, capitalizzazione record

A proposito dei Magnifici 7, una ricerca di Deutsche Bank, diffusa pochi giorni fa, ha sottolineato come le sette società a maggiore capitalizzazioni di mercato della Borsa Usa siano in grado di realizzare, in un anno, più utili delle aziende quotate in tutti i paesi, ad eccezione di Stati Uniti, Cina e Giappone. Solo Apple realizza annualmente circa il 60% dei profitti di più della metà delle società tedesche quotate in Borsa.

Inoltre, la capitalizzazione di mercato combinata la renderebbe la seconda borsa valori più grande del mondo, il doppio di quella del Giappone. Microsoft e Apple, individualmente, hanno capitalizzazioni di mercato simili a quelle di tutte le società quotate insieme in Francia, Arabia Saudita e Regno Unito.

Tuttavia, questo livello di concentrazione ha portato alcuni analisti a esprimere preoccupazioni sui rischi correlati nel mercato azionario statunitense e globale.

S&P 500: tagliato il traguardo di 5.000 punti

Il 2024 è partito col piede giusto per il benchmark Usa, che ha segnato un rialzo del 5% circa in queste prime settimane tagliando il traguardo storico dei 5.000 punti. Nell’ultimo anno, la crescita è stata del 25% circa mentre il saldo a 5 anni vede un balzo delle quotazioni dell’80% circa.