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Grecia crea grandi opportunità: i bond europei su cui puntare

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NEW YORK (WSI) – Dopo cinque mesi consecutivi in perdita, una serie negativa senza precedenti, i bond sovrani polacchi iniziano a diventare veramente economici per quegli investitori convinti che il paese sia a prova di contagio dai rischi legati alla crisi greca.

Union Investment Privatfonds GmbH e Aberdeen Asset Management hanno affermato che in Europa l’impatto potenzialmente negativo derivante dallo psicodramma della Grecia non era così basso dal 2011, con il continente che ha alzato le barricate intorno alle proprie banche cercando di ridurre al minimo i legami economici e finanziari con Atene.

Quando la crisi greca è scoppiata in tutta la sua forza quattro anni fa, l’Europa emergente dell’Est ha dovuto vedersela con una fuga di fondi. A pagare caro i timori di contagio sono stati in particolare i paesi con i più ampi deficit della bilancia dei pagamenti come la Polonia, che ora invece ha un avanzo primario.

I bond polacchi hanno effettuato un bel rimbalzo dopo che il 17 giugno i rendimenti decennali sono saliti ai massimi di dieci mesi, al 3,32%, complice lo stallo nei negoziati tra governo ellenico e creditori internazionali.

Il tasso, che si attestava al 3,2% mercoledì, è salito progressivamente dai minimi record dell’1,98% testqti a fine gennaio.

“La Polonia è assolutamente immune”, ha detto in una email inviata a Bloomberg Dmitri Barinov di Union Investment, società con sede a Francoforte che gestisce attivi per $2,6.

Barinov è anche rialzista sullo zloty, la moneta polacca, e se il tasso decennale risale al 3,5%, il gestore consiglierà immediatamente di andare lunghi sui titoli di Stato di riferimento.

Da ieri è tornata la tensione sul mercato obbligazionario europeo. Oggi i futures sui Bund, che avevano sofferto dell’ottimismo degli ultimi giorni frutto dell’iniziale valutazione positiva riservata dai creditori al piano di Atene, avanzano di 25 tick a 151,32, mentre i derivati del Btp arretrano di 33 tick a 131,40.

Senza un accordo che sblocchi l’ultima tranche di aiuti finanziari, da 7,2 miliardi di euro, Atene rischia il default e una probabile uscita dall’euro fra una manciata di giorni. Il 30 giugno deve rimborsare al Fondo Internazionale Monetario un prestito da 16 miliardi.

(DaC)