Società

Grecia chiede aiuto persino all’Iran

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ATENE (WSI) – La Grecia ha tempo fino all’8 aprile per trovare i soldi che le mancano per potere rimanere solvente e continuare a offrire servizi pubblici di prima necessità ai cittadini.

Motivo per cui il confronto faccia a faccia tra la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier ellenico Alexis Tsipras, che presenterà una nuova lista di riforme da sottoporre al giudizio dell’Eurogruppo, potrebbe risultare fatale per decidere le sorti del travagliato stato del Mediterraneo.

In questo contesto di grave crisi le autorità sono ormai disposte a tutto pur di trovare aiuti esterni che non impongano però misure di austerità in cambio. Dopo i contatti allacciati con Cina e Russia, pare che i rappresentanti del ministero degli Esteri siano volati a Teheran per chiedere all’Iran di comprare una parte del debito ellenico.

A riportare la notizia è stato il quotidiano nazionale Ta Nea. Dalle ricostruzioni del giornale sembra che la Grecia abbia chiesto al governo iraniano di comprare titoli a breve termine ellenici per aiutare Atene a sopravvivere alla crisi.

Ancora non si conosce la risposta fornita dalle autorità iraniane e cosa potrebbero chiedere in cambio degli aiuti.

Gli analisti di Berenberg hanno osservato come la situazione greca sia ormai “disperata”.

Christian Schulz, senior economist della banca, ha detto che è difficile capire perché Syriza stia tergiversando, dal momento che si è capito bene che l’Europa non accetta di subire ultimatum.

Implementare le riforme per assicurarsi i finanziamenti a breve termine deve essere la priorità ora per evitare che il popolo greco sia sottoposto a un ulteriore peggioramento della crisi economica e finanziaria.

“Stasera Tsipras ha l’ultima chance per convincere la Cancelliera tedesca che farà tutto il possibile per mantenere la Grecia nell’area euro”. Se il suo tentativo non ha successo e Berlino perde la fiducia, “ottenere i fondi necessari per restare a galla, figuriamoci un terzo bailout a luglio, diventerebbe pura fantasia”.

(DaC)