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Goldman Sachs vede rialzo Borse nel 2018: catalizzatore ai massimi dal 2017

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Uno dei catalizzatori di mercato più sottovalutati di Wall Street è salito ai valori più elevati in oltre un anno di tempo. Nonostante le turbolenze di Borsa a inizio febbraio, periodo di un vero e proprio flash crash, e a metà marzo, l’azionario dovrebbe pertanto salire ancora di prezzo quest’anno, stando alle stime di Goldman Sachs.

Gli analisti della banca citano un modo valido di misurare l’andamento dei profitti aziendali che viene spesso ignorato ma che è in continua crescita, un indice del fatto che le cose promettono bene per il resto dell’anno per la Borsa americana – che viene da un calo del 5,9% nella settimana precedente, la prova settimanale peggiore in più di due anni.

Tra guerra commerciale, Russiagate e tensioni diplomatiche tra Occidente e Russia, gli investitori di Wall Street temono che il peggio possa materializzarsi per le aziende americane quotate in Borsa. In realtà le tensioni geopolitiche dovrebbero passare in secondo piano, secondo Goldman Sachs, di fronte al buon andamento del ROE.

La percentuale di return on equity, ossia l’ammontare del reddito netto che le imprese sono in grado di mettere nelle tasche degli azionisti, è destinato a issarsi al 17,6% del capitale nel 2018. Se le previsioni dovessero rivelarsi corrette, si tratterebbe del livello più alto dal 2017.

Grazie alla maxi riforma fiscale approvata alla fine dell’anno scorso, che prevede tra le altre cose un abbassamento della corporate tax al 21% dal 35%, il ROE per i gruppi extra finanziari dovrebbe addirittura raggiungere i massimi di tutti i tempi (vedi grafico).

“Nonostante l’ansia del mercato per i venti di guerra commerciale, l’indice di redditività delle aziende dell’S&P 500 rimane in ottima salute“, commenta nel report di Goldman Sachs David Kostin, chief US equity strategist della banca.

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