Economia

Giovani: dal bonus affitti ai mutui, tutti gli aiuti del fisco

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Iniziare una nuova vita e andare via da casa è spesso fonte di preoccupazione per i più giovani. Tuttavia c’è da sapere che il fisco italiano dà una mano a chi vuole lasciare la casa dei genitori grazie al bonus affitti, ai mutui e alle agevolazioni per la casa destinate agli under 36.

Bonus affitti giovani

Per chi vuole andare a vivere in affitto c’è il bonus affitti. In particolare, i giovani che prendono in affitto un appartamento posso fruire di uno sconto fiscale che può coprire fino al 20% dell’ammontare del canone, fino a un importo massimo di 2 mila euro.

I giovani (intendendosi per tali i soggetti di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti) con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro che stipulano un contratto di locazione avente ad oggetto una unità immobiliare o sua porzione da destinare a propria residenza, possono godere di una detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale. Se superiore, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione, entro il limite massimo di 2.000 euro.

Il bonus non è uno sconto sul canone d’affitto e nemmeno un rimborso in denaro erogato dallo Stato, ma una detrazione fiscale Irpef in sede di dichiarazione dei redditi. Bisognerà, quindi, portare in detrazione la somma prevista al momento della dichiarazione dei redditi.

I mutui per gli under 36

Chi invece volesse comprare, ha dalla sua parte il Decreto Sostegni bis, che ha dato il via libera all’accesso prioritario al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, introducendo una disciplina specifica per chi non ha ancora compiuto 36 anni e ha un Isee inferiore a 40.000 euro. Questa prevede per le richieste presentate dal 24 giugno 2021 al 31 dicembre 2022 l’estensione della garanzia del fondo dal 50%, finora previsto, all’80% della quota capitale dei mutui concessi per l’acquisto della prima casa il cui importo è superiore all’80% del prezzo d’acquisto. In sostanza, i giovani che fossero in difficoltà, in quanto impossibilitati ad apportare il 20% dell’importo relativo all’acquisto dell’immobile, potranno ora disporre di maggiori possibilità di accesso al credito grazie all’intervento dello Stato che, offrendo garanzie agli istituti di credito che concedono mutui di importo superiore all’80% del prezzo d’acquisto, consentono di fatto ai giovani di acquistare con il minimo apporto di denaro.

Per i giovani di età inferiore ai 36 anni, con un Isee non superiore ai 40.000 euro che richiedono un finanziamento prima casa con loan-to-value (il rapporto tra ammontare del capitale preso in prestito e valore della casa) superiore all’80%, la percentuale di copertura della garanzia del Fondo potrà arrivare all’80% della quota capitale.

Le agevolazioni “prima casa under 36”

Il decreto legge n. 73/2021 (noto come decreto “Sostegni bis”) ha introdotto anche nuove agevolazioni fiscali in materia di imposte indirette per l’acquisto della “prima casa”. La norma prevede per le compravendite non soggette a Iva, l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore.

Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, ovvero può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato. Infine l’agevolazione prevede anche l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo. Tali agevolazioni si applicano agli atti stipulati nel periodo compreso tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022. Possono beneficiare delle agevolazioni i giovani che:

  • non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato;
  • hanno un Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore ai 4 mila euro annui.