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Borsa Milano a fondo, timori su Veneto Banca. Euro volatile

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MILANO (WSI) – Complici i nuovi cali dei titoli bancari, per paura del fallimento delle quotazione in Borsa di Veneto Banca dopo il flop di Pop Vicenza, Piazza Affari è stata messa sotto pressione dai ribassisti, con l’indice Ftse Mib che ha chiuso sotto la soglia degli 18.000 punti. Azionario asiatico per lo più positivo, con l’indice di Sidney che ha guadagnato oltre +1%, dopo che la Reserve Bank of Australia, a sorpresa, ha tagliato i tassi al minimo record dell’1,75%.

I dati deludenti arrivati dal fronte macro e in particolare della Cina sono stati snobbati dall’Asia ma non in Europa e Usa dove aumentano i timori di un rallentamento della domanda e dell’economia globale. Reso noto l’indice PMI stilato da Caixin, per il mese di aprile, sceso a 49,4 dai 49,7 di marzo. Il calo è avvenuto per il 14esimo mese consecutivo, e ha portato il dato al di sotto dei 49,9 punti attesi da Reuters.

Dal fronte aziendale, l’attenzione è sui bilanci di alcune banche, come UBS, che ha assistito nel primo trimestre a un calo degli utili del 64%, facendo peggio delle attese. Resi noti anche i risultati di Commerbank, BNP Paribas e HSBC, che – come le rivali che le hanno precedute nella pubblicazione dei bilanci – hanno dovuto fare i conti con la flessione dei volumi di trading.

In ambito di materie prime, il petrolio è in crescita, con il contratto WTI Crude attorno a $55 e il Brent al di sopra di $46. Sul valutario, focus sull’euro, che ieri ha superato anche la soglia di $1,15, attestandosi al massimo in nove mesi. Prosegue la corsa della moneta unica, che ora oscilla attorno a $1,1560.

Occhio anche al calo del dollaro australiano, che è sceso fino a $0,7572, dopo aver viaggiato attorno a $0,77 prima dell’annuncio. Prosegue la corsa dello yen, con il rapporto dollaro/yen in calo sotto JPY 106. Subito dopo la mossa a sorpresa della Reserve Bank of Australia, l’indice di Sidney ASX 200 ha guadagnato +1,53%, rispetto al +0,55% precedente l’annuncio. La sensazione prevalente dei mercati è che la banca centrale sia stata costretta ad agire nel tentativo di alimentare la ripresa dell’economia.