Economia

Fintech, è italiano il primo bond nativo digitale su blockchain in Europa

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E’ stata perfezionata in Italia la prima emissione e sottoscrizione del primo bond nativo digitale su piattaforma blockchain (DLT) in Europa. L’operazione è stata illustrata ieri in conferenza stampa. Il bond è stato emesso dall’azienda vitivinicola veneta Quargentan spa. 

Il DLT bond di durata quinquennale (2022-2027), per un ammontare complessivo di 1 milione di euro, è stato interamente sottoscritto da Banca ValsabbinaIntegrae sim ha agito nel ruolo unico strutturatore, avvalendosi della collaborazione della fintech Fleap (Sandbox srl),lo studio legale LX20 Law Firm e lo Studio Notarile Morone. Banca Valsabbina ha originato ed è unico investitore dell’operazione.

Fleap è una startup specializzata nella creazione di soluzioni software innovative basate su tecnologia blockchain. È incubata presso PoliHub, l’acceleratore d’impresa del Politecnico di Milano e Silver partner di IBM. Ha l’obiettivo di coniugare le nuove tecnologie con l’ordinamento nazionale e comunitario perseguendo un approccio di massimo rigore. Il rispetto della disciplina nazionale e comunitaria, lontano dall’essere d’ostacolo ad operazioni altamente innovative, costituisce, invero, un elemento essenziale del percorso di crescita della società che punta a individuare soluzioni legali e tecnologiche scalabili e che possano essere adattate alle specificità di più giurisdizioni soprattutto a livello europeo.

Il primo bond nativo digitale su blockchain

Per la prima volta in Europa l’emissione è avvenuta previa trasformazione dell’emittente in una vera e propria digital company, attraverso l’adozione della piattaforma tecnologica da Fleap specializzata nella gestione della governance aziendale, e adeguando lo statuto sociale. L’investitore ha quindi sottoscritto le obbligazioni native digitali su blockchain, integrate nella piattaforma digitale dell’emittente, che consentirà oltre all’esercizio dei diritti associati alle obbligazioni di eliminare qualsiasi supporto cartaceo per tutta la durata della vita del bond. L’operazione è stata sviluppata sulla blockchain permissioned Hyperledger. Luigi Giannotta, direttore di Integrae sim, ha spiegato:

“Siamo molto fieri di avere assistito Quargentan nella strutturazione della prima operazione di debt capital market nativa digitale su blockchain da parte di una pmi in Europa, dimostrando come l’innovazione possa essere adottata con successo anche nell’industria della finanza straordinaria per le piccole e medie imprese. Un primo importante successo per la nostra strategia di diversificazione in ambito fintech, avviata circa un anno fa, e che consolida la posizione di leadership di Integrae sim nell’ambito del debt ed equity capital market per le pmi”.

Hermes Bianchetti, responsabile della divisione business di Banca Valsabbina, ha affermato:

“Siamo orgogliosi di aver supportato un nostro cliente come Quargentan spa insieme alle partecipate Integrae Sim e Sandbox S.r.L. (Fleap), nell’emissione del primo bond nativo digitale su piattaforma DLT da parte di una pmi. Un traguardo che conferma l’importanza delle sinergie tra il mondo bancario tradizionale, il mercato dei capitali e le innovazioni fintech, supportando la crescita delle nostre imprese. La banca, da tempo, investe e crede in business complementari, con l’obiettivo di creare un network in grado di offrire sul mercato soluzioni finanziarie innovative ed alternative. Questa operazione ben rappresenta un esempio concreto della nostra strategia vedendo coinvolte, oltre alla banca, ben due nostre società partecipate, nell’ambito di un progetto trasversale e sinergico al servizio delle nostre imprese. Inoltre, l’operazione è emblematica dell’abbinamento dell’innovazione alla tradizionalità”

Thomas Iacchetti, ceo di Fleap, ha detto:

“È di fatto la prima emissione in Europa di un bond, nativo su blockchain, da parte di una società privata. Questa procedura è stata resa tecnicamente possibile dalla Fleap Digital Company. Le informazioni relative alle obbligazioni sono infatti gestite tramite blockchain permissioned Hyperledger. Riteniamo che ci siano ancora ampie possibilità di innovazione nel settore, guidate dagli organismi competenti. Guardiamo infatti con favore a interventi volti a irrobustire il nostro ordinamento per quanto riguarda la digitalizzazione nell’ambito finanziario”.

Alessandro Negri Della Torre, fondatore dello studio legale LX20 Law Firm, ha aggiunto:

L’operazione di emissione di obbligazioni digitali basate su DLT rappresenta una tappa importante nel percorso di digitalizzazione delle pmi e dimostra come l’ordinamento italiano sia terreno fertile per progetti e operazioni già adesso sicuramente innovative e che potranno giovarsi in futuro degli interventi normativi e regolamentari volti a modernizzare ulteriormente l’economia nazionale in chiave digitale. L’operazione si colloca nel codice civile in materia di emissione di obbligazioni digitali. Il processo è basato sui milestone di digitalizzazione dell’azionariato, le cui prime operazioni sono state condotte nel 2020. Quargentan era già digitale, per cui su queste basi si è innestata l’emissione del bond. Il vantaggio legale consiste nella sicurezza con cui conservato registro interno, mentre un sottostante cartaceo soffre di una vulnerabilità intrinseca, mentre i processi interni digitali sono più robusti”.

Iacchetti ha precisato che a livello tecnico, tutto è custodito in un unico account. Inoltre, si crea un ecosistema digitale attorno alla società: i diritti partecipativi sono infatti esercitati nell’applicativo, così come la possibilità di accedere alle informazioni.

Chi è Quargentan

Quargentan è nata come azienda vitivinicola nel Soave, una delle aree italiane tradizionalmente più votate alla coltivazione della vite. Prima azienda privata in Italia ad affiancare ai tradizionali impianti di imbottigliamento dei vini i più innovativi sistemi di confezionamento in contenitori di materiale poliaccoppiato (brik), ha accumulato con questa tecnologia una grande esperienza che le ha permesso di allargare la propria attività nel comparto dei succhi di frutta, delle bevande e della passata di pomodoro. L’espansione è proseguita fino alla realizzazione di due unità produttive distinte: la prima, storicamente specializzata nella trasformazione delle uve e nella lavorazione dei vini; la seconda, di recente impianto, concepita per la trasformazione della frutta e il confezionamento dei succhi.

Quargentan è un cliente storico di Banca Valsabbina e finora si è avvalsa solamente di finanziamenti bancari. I proventi del minibond saranno impiegati per migliorare l’efficienza energetica aziendale e per l’internazionalizzazione di Quargentan, che punta a espandersi in Germania, dove l’azienda sviluppa attualmente il 30-40% del fatturato. L’azienda potrebbe anche quotarsi in borsa, ma non nel brevissimo termine. Quargentan ha chiuso l’esercizio 2021 con un valore della produzione di 88 milioni di euro e un ebitda di 3,2 milioni di euro. Prevede di chiudere il 2022 con un fatturato attorno ai 98 milioni. Marco Quargentan, ceo di Quargentan spa, ha concluso:

“Da anni stavamo osservando i minibond come strumento alternativo al sistema bancario, che si sta restringendo con fusioni bancarie e consolidamento del settore. L’azienda è molto innovativa: abbiamo più computer che dipendenti, per cui di buon grado abbiamo accettato l’opportunità di emettere un minibond digitale. Questa operazione rappresenta una fase di sviluppo importante della nostra società, che crede nell’innovazione come motore di crescita e sostenibilità nel lungo periodo. La trasformazione in digital company ha aperto non solo le porte per accedere a nuove forme di finanziamento, ma reso anche più efficace ed efficiente la gestione della governance aziendale, proiettandoci verso nuovi e più importanti traguardi strategici aziendali”.