
NEW YORK (WSI) – E’ appropriato un aumento dei tassi di interesse a breve termine. Questo in sintesi il principio emerso dai verbali della riunione del Federal Open Market Committee, il braccio destro della Federal reserve, tenutasi il 2 e 3 maggio scorso.
“Se le informazioni economiche risultano in linea alle loro stime, sarebbe presto appropriato per il Committee fare un altro passo nel rimuovere un pò di politica accomodante“.
Così scrivono i membri del Fomc, secondo cui è appropriato rialzare a breve i tassi Usa. Nell’ultima riunione la banca centrale Usa aveva lasciato invariata la forchetta tra lo 0,75% e l’1%. Ora si attende a giugno una nuova stretta da parte della Fed e altre due nel 2017. La banca centrale americana guidata da Janet Yellen non mostra così particolare preoccupazione in merito alla debolezza dell’economia americana emersa nei primi tre mesi dell’anno.
Secondo la stessa FED il Pil statunitense crescerà tra il 2017 e il 2018 sostenuto in parte dalle attese per una politica fiscale che sarà più espansiva negli anni a venire, come si legge nei verbali.
“Si continua a vedere la possibilità di cambiamenti in Usa della politica fiscale espansiva che spingono al rialzo le stime per la crescita economica (…) la dimensione, la composizione e la tempistica degli stimoli fiscali restano altamente incerti”.
Entro fine anno inoltre la Federal Reserve si appresta a ridurre in modo graduale prevedibile il suo bilancio arrivato a 4500 miliardi di dollari, bilancio oggetto di discussione nella stessa riunione del 2 e 3 magio scorso. La maggioranza dei membri del Federal Open Market Committee, ipotizza un approccio nuovo in base a cui verrebbero fissati dei limiti nell’ammontare in dollari di Treasury e altri bond ceduti mensilmente.
“Inizialmente quel limite sarebbe basso e poi alzato ogni tre mesi per un certo arco temporale. Il valore finale dei limiti sarà poi mantenuto fino a quando la dimensione del bilancio si sarà normalizzata. Dai verbali emerge che quasi tutti i governatori hanno espresso una visione favorevole a questo approccio generale”.
Gli strategist di Intesa Sanpaolo sostengono che “come atteso” i verbali “indicano la strada per i due strumenti di politica monetaria, tassi e bilancio”. Quanto al costo del denaro, “la maggioranza dei partecipanti giudicava che se l’informazione economica sarà in linea con le aspettative, presto sarebbe appropriato per il comitato fare un altro passo”. Anche a gennaio si era usato il termine “presto” nelle indicazioni per il successivo rialzo, che poi era stato attuato a marzo. Il consensus per un rialzo ravvicinato è diffuso, con un chiaro segnale per giugno, secondo gli analisti. Ma sarebbe affrettato dare per scontata una stretta e prezzarla del tutto sui mercati.