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Eurocrate Van Rompuy: “Per decidere abbiamo bisogno di avere coltello alla gola”

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BRUXELLES (WSI) – Per prendere decisioni i leader dell’Unione Europea hanno bisogno di avere il coltello puntato alla gola. A dirlo è uno degli Eurocrati storici di Bruxelles.

In un’intervista concessa alla capo redattrice di Euractiv Daniela Vincenti, l’ex presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy ha confessato che le scelte più difficili vengono prese “quando abbiamo le spalle al muro e siamo sull’orlo dell’abisso con un coltello puntato alla gola”.

È proprio quello che è successo durante la crisi del debito europeo e la stessa cosa accadrà probabilmente con la crisi senza precedenti dei rifugiati. C’è bisogno di “più Europa”. Una frase già sentita, ma che no vuole dire molto senza un’azione coordinata da parte dei paesi membri del blocco a 29.

Secondo Van Rompuy i leader Ue devono capire “che siamo interdipendenti e siamo nella stessa barca”. L’impressione è però che l’Europa affronti i casi di emergenza senza una vera visione comune. Le autorità europee sono state spesso criticate per la mancanza di decisività, di unità e di polso nei momenti di crisi.

Al momento Herman Van Rompuy ricopre l’incarico di presidente del Centro Politico (EPC), un think tank con sede a Bruxelles. È stato anche primo ministro del Belgio.

Fonte: Euroactiv

(DaC)