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Elezioni Francia, rivelazioni bomba di Wikileaks su Macron

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Il conto Twitter di WikiLeaks ha ripubblicato un link ipertestuale che rimanda a 9 gigabyte di informazioni “interne” al partito En Marche! fondato dal candidato alle presidenziali francesi Emmanuel Macron, come delle email e dei documentati contabili. Il primo a diffondere i file top secret è stato però  Jack Posobiec, capo dell’ufficio di Washington di un oscuro sito di destra pro Trump, “The Rebel media”.

Ieri l’equipe del favorito all’Eliseo, candidato filo europeista e centrista prediletto da mercati e dalle élite, ha denunciato “un’azione di pirataggio massiccia e coordinata”. La pubblicazione sui social media di informazioni private riguarda “decine di migliaia di email, foto, allegati risalenti al periodo precedente il 24 aprile”, il giorno dopo il primo turno delle elezioni.

Le rivelazioni sono state rese possibili grazie a un attacco informatico mesi fa, in una vicenda che ricorda da vicino i tentativi di discreditare Hillary Clinton da parte di Wikileaks prima delle elezioni americane tramite la diffusione di una lunga serie di email riservate inviate e ricevute dal suo capo di campagna John Podesta.

Wikileaks dice di non essere all’origine di questa operazione di “pirataggio informatico” che è stata battezzata “MacronLeaks” da Posobiec, esponente dell’ultra destra americana conosciuto sui media. Dalla mezzanotte di ieri, quando è stato diffuso il link, l’hashtag è diventato in poco tempo il più popolare in molti paesi d’Europa. In Francia al momento è il secondo argomento più popolare su Twitter.

Secondo un comunicato diffuso da En Marche! “i file che circolano sono stati ottenuti diverse settimane fa grazie a un’opera di hacking delle caselle di posta personali e professioni di diversi responsabili del movimento” e rischiano di “destabilizzare le elezioni democratiche”.

Ad aprile è emerso che alcuni hacker russi stavano prendendo di mira il comitato di Macron usando un sistema di “phishing”, ovvero un tipo di truffa online con la quale si cerca di ingannare un utente convincendolo a fornire informazioni personali, creando dei siti con domini molto simili a quelli usati da En Marche!.

I documenti sono legali, ma contengono informazioni sensibili, come quelle sui conti di campagna, che potrebbero influenzare il voto di domenica 7 maggio. I responsabili di En Marche! hanno fatto sapere che a documenti autentici sono stati aggiunti contenuti falsi, con l’obiettivo di seminare dubbi tra l’elettorato nelle ultime ore prima del ballottaggio.

Macron, ex banchiere 39enne, è dato in testa con circa venti punti di vantaggio su Marine Le Pen, candidata anti europeista con idee protezioniste. Per ribaltare i pronostici a leader del Front National, dal momento che può contare su una base elettorale molto robusta e poco volatile, contrariamente all’ex ministro dell’Economia, deve sperare in un alto tasso di astensionismo.