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Europee 2019: maratona elettorale, exit poll e risultati

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Entrano nel vivo oggi le consultazioni europee per il rinnovo del Parlamento europeo. Si parte con il Regno Unito e l’Olanda dove le urne si sono chiuse il 23 maggio alle 21 locali. Il 24 maggio è il turno di Repubblica Ceca e Irlanda, sabato 25 spetterà invece a Slovacchia, Malta e Lettonia.

Per avere i risultati definitivi dei 28 Stati membri si dovrà aspettare domenica 26 maggio, giorno in cui si vota in Italia con le urne aperte dalle 7 alle 23. Poiché l’Italia sarà l’ultimo Paese a chiudere le urne, sarà probabilmente tra gli ultimi a comunicare i propri risultati.

In accordo con l’art. 10 e 11 sull’elezione diretta del Parlamento europeo, le elezioni devono essere tenute ogni cinque anni nel primo fine settimana disponibile al termine del precedente mandato elettorale.

L’Italia, dove può votare chi è maggiorenne, elegge 73 deputati, più teoricamente altri tre nel caso di Brexit. Il numero dei deputati di uno stato membro è stabilito sulla base della sua popolazione. Al seggio bisognerà portare un documento di identità valido e la tessera elettorale.

Domenica 26 maggio

Dalle 18 sarà possibile avere le prime stime per alcuni paesi, Austria, Cipro, Germania, Grecia, Irlanda, Malta e Paesi Bassi. Alle 23.15 arriveranno le prime proiezioni per l’Italia.

Ma si saprà chi ha vinto e chi ha perso non prima dell’una di mattino di lunedì 27 maggio. Per lunedì mattina invece avremo un quadro completo di come sarà andato il voto in tutta l’Unione Europa.

Le prime conseguenze dell’esito delle urne si avranno martedì 28 quando si terrà una riunione informale del Consiglio Europeo per valutare i risultati e iniziare a discutere dei candidati alle più alte cariche istituzionali. Entro mercoledì 29 si conosceranno i candidati italiani che entreranno in Parlamento Europeo.

Il 2 luglio si terrà la prima sessione del nuovo Parlamento, il cui primo compito importante sarà quello di eleggere il nuovo presidente. Il processo di nomina del presidente della Commissione che sostituirà Jean-Claude Juncker, inizierà a ottobre e si concluderà i primi di novembre. È anche per questo motivo che la Brexit è stata spostata da Londra e Bruxelles al 31 ottobre e non oltre quella data.

Dalle 20.15 in poi, ogni ora saranno disponibili stime e proiezioni sulla composizione del Parlamento europeo.

Alle 23.15 saranno disponibili le prime proiezioni sulla composizione dell’Europarlamento, basate sui risultati ufficiali provvisori di 18 Paesi, proiezioni su altri 8 (tra cui l’Italia) e intenzioni di voto in Gran Bretagna e in Lettonia.

Lunedì 27 maggio

Dalle ore 1.15 usciranno ulteriori aggiornamenti delle proiezioni, con i primi risultati definitivi.

I risultati elettorali sono particolarmente importanti perché influenzeranno anche chi verrà nominato alla presidenza della Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’UE. La procedura, inaugurata nel 2014 con l’elezione controversa di Jean-Claude Jurncker, è quella del “candidato principale” (Spitzenkandidat).

Se i sondaggi e i pronostici vengono rispettati a essere nominato dovrebbe essere dunque il tedesco Manfred Weber, figura poco nota all’infuori di Bruxelles. È il 46enne del piccolo partito bavarese CSU, alleato di Angela Merkel al governo, a essere infatti il candidato indicato dal Partito Popolare Europeo (PPE), che le ultime rilevazioni a disposizioni danno in testa.

Sondaggi Elezioni Europee; le proiezioni dei seggi del Parlamento al 23 maggio (fonte: Politico)
[/media-credit] Sondaggi Elezioni Europee, le proiezioni dei seggi del Parlamento al 23 maggio (fonte: Politico)