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Dividendi, i titoli più interessanti a Piazza Affari

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Dividendi, i titoli più interessanti a Piazza Affari

di Davide Chiantore  (Abalone)

La crescita dei dividendi è uno dei temi trainanti di Piazza Affari e sarà la più grande opportunità da cogliere sui mercati finanziari nei prossimi 3 anni.

Ad oggi non solo siamo tornati su livelli pre pandemia ma per alcuni settori si prevedono flussi di dividendi che raggiungeranno già nel 2022 livelli mai visti prima. Ad esempio il settore lusso e moda macina record storici di fatturato e utile e dunque è presumibile che anche i dividendi seguiranno questo trend.

Dividendi, i titoli da monitorare a Piazza Affari

A tal riguardo l’azienda italiana Moncler è senza dubbio un titolo su cui investire. Scambia a prezzi vicini ai massimi storici ma ha ancora enormi margini di ulteriore crescita: i numeri di bilancio e le prospettive dell’azienda sono più che rosee, oserei definirle esplosive.

Discorso analogo per Enel: il settore dell’energia è in fermento e la richiesta di energia elettrica sta aumentando mese dopo mese. La rapida crescita nella vendita di auto elettriche sta trainando la domanda ed Enel può essere uno dei migliori candidati a beneficiare di questo trend con positivi riflessi sul flusso di dividendi.

Altra azienda italiana con i dividendi in crescita sostenibile è Interpump: i forti investimenti in crescita organica e per linee esterne fatti negli ultimi anni stanno dando i loro frutti. L’azienda macina numeri record e difficilmente questo trend si interromperà nel breve. È presumibile che con questi ritmi il titolo possa raddoppiare la sua capitalizzazione di mercato nei prossimi 5 anni e triplicare il dividend payout nello stesso periodo di tempo.

Poi abbiamo Campari; l’azienda milanese oltre che beneficiare di un trend positivo del settore è ben posizionata a livello planetario grazie ad un mix di fattori. Il management ha dimostrato di saper gestire l’azienda in modo eccellente in tutti gli scenari di mercato e prevediamo un raddoppio dei dati di bilancio entro il 2030 con positivi riflessi anche in termini di dividend payout.

Infine concludiamo con Stellantis: la neonata azienda automobilistica a nostro avviso sfrutterà con successo le sinergie derivanti dalla fusione con risvolti positivi già nel medio periodo. Inoltre anche in questo caso si tratta di investire su un gruppo che opera in un settore a forte espansione e grazie alle sinergie post fusione l’azienda ha tutte le carte in regola per beneficiare di questo trend.