Economia

Deutsche Bank, indagata per greenwashing la controllata DWS. Il ceo si dimette

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Nuova tegola giudiziaria per Deutsche Bank: gli uffici di Francoforte di DWS, la società di gestione patrimoniale del colosso bancario tedesco, sono stati perquisiti dalla polizia tedesca. L’accusa è quella di greenwashing, un termine inglese che indica un ambientalismo di facciata, basato più su parole e strategie di comunicazione che su azioni concrete. Un’accusa pesante per una società di gestione patrimoniale, in un periodo in cui gli investimenti ESG e SRI sono ormai all’ordine del giorno.

I dettagli dell’indagine su Deutsche Bank

La BaFin (la Consob tedesca) ha avviato l’indagine su Deutsche Bank l’anno scorso dop0 un’analoga inchiesta della Sec (la Consob americana), sollecitata dalle accuse dell’ex dirigente di DWS Desiree Fixler. Quest’ultima, secondo quanto riporta il Financial Times, ha affermato che la società ha reso dichiarazioni fuorvianti nel suo rapporto annuale 2020, sostenendo che più della metà dei 900 miliardi di dollari di patrimonio del gruppo erano investiti secondo criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). Le indagini sono state rese pubbliche da Sec e BaFin nell’agosto dello scorso anno, mentre i giudici tedeschi hanno fatto scattare le perquisizioni ora dopo aver indagato per mesi. Contrariamente a quanto dichiarato nei prospetti di vendita dei fondi DWS, sono stati considerati in un numero limitato di investimenti “ma non sono stati affatto presi in considerazione in un gran numero di investimenti, contrariamente a quanto affermato nei prospetti di vendita dei fondi DWS”, ha dichiarato l’ufficio del procuratore, definendo il potenziale illecito “frode del prospetto”.

Le accuse sono state anche confermate ufficialmente da Deutsche Bank, il cui portavoce ha precisato che “le misure dei pubblici ministeri sono dirette contro persone sconosciute in relazione alle accuse di greenwashing contro DWS”. Un portavoce di quest’ultima ha assicurato che la società di gestione “è sempre stata collaborativa con tutti i regolatori e le autorità competenti” e che continuerà ad esserlo.

Ricordiamo che solo lo scorso aprile le autorità tedesche avevano perquisito Deutsche Bank, quando l’istituto di credito aveva ammesso di essere collegata a rapporti di attività presentati a un’agenzia antiriciclaggio.

Le conseguenze dell’indagine su Deutsche Bank per greenwashing

Ancora non sappiamo se DWS riuscirà a uscire indenne dalle accuse di greenwashing. Tuttavia, una prima “condanna a morte” è già avvenuta: quella del suo ceo,  Asoka Woehrmann, che si dimetterà il prossimo 9 giugno, giorno dell’assemblea generale della banca. La sua uscita di scena, secondo quanto riporta Reuters, è stata accompagnata da una nota con una citazione dello scrittore britannico Charles Dickens: “E’ stato il migliore dei tempi, è stato il peggiore dei tempi”, alludendo ai buoni risultati della società e alle accuse che “per quanto infondate o indifendibili, hanno lasciato un segno”. Dal 10 giugno Woerhrmann sarà sostituito da Stefan Hoops, che dirige la divisione Corporate banking di Deutsche Bank dal 2019, sostituirà Woehrmann, ha comunicato la banca.

Deutsche Bank in Italia

Le nuove vicissitudini giudiziarie di Deutsche Bank arrivano in un periodo in cui la banca si sta risollevando. Deutsche Bank spa, la controllata del gruppo tedesco che riunisce buona parte delle attività nel Paese, ha appena registrato la sua migliore performance annuale dal 2016, chiudendo il 2021 con un ritorno all’utile netto per 36 milioni di euro. L’istituto bancario tedesco è tornato in utile nel nostro paese a fine 2021 e ha deciso di riorganizzare le sue attività di banca commerciale, lanciando la Premium e Consumer Bank. Unendo la Premium Bank e la Consumer House in un’unica struttura, la nuova area di business si posizionerà come brand Premium altamente specializzato con servizi di consulenza pensati per la clientela Affluent e Commerciale e, forte del consolidato posizionamento di mercato sul credito al consumo, sul card issuing e sul sistema di partnership B2B, punta a rafforzare ulteriormente la sua offerta multiprodotto e multicanale nel mercato di riferimento.