Economia

Debiti, corruzione e inefficienza: problemi Italia non li ha creati l’Ue

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L’Italia non può biasimare Bruxelles per la sua discesa nell’abisso. Così titola oggi un articolo del Guardian riferendosi ovviamente alle parole pronunciate ieri dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker secondo cui gli italiani devono prendersi cura delle regioni povere dell’Italia e questo significa più lavoro; meno corruzione; serietà.

“Per quanto alcuni vogliano crederci, l’UE ha poco a che fare con il fallimento del paese nel mettere ordine in casa propria”.

Così scrive l’articolo secondo cui il popolo di Atene ha accusato i tedeschi e, in misura minore, i francesi, della crisi che li attanaglia e molti italiani hanno seguito il loro esempio.

“… gli italiani (…) sono vittime di una truffa finanziaria perpetrata dai tedeschi? (…) Ma un paese può essere vittima di una frode finanziaria nel modo in cui, ad esempio, un individuo è vittima di un marketing intelligente da parte di una banca che vende un assicurazione che non pagherà mai?”

Un rapido sguardo alla crisi finanziaria e al suo impatto sull’area dell’euro – scrive Il Guardian – mostra che diversi paesi sono stati trovati con le gambe all’aria quando Lehman Brothers ha fallito.

“L’Irlanda, la Spagna e il Portogallo sono stati particolarmente colpiti. Eppure nessuno di questi paesi ha incolpato l’euro per i suoi mali”.

Allora i problemi dell’Italia sono altri e prendono il nome di mafia, prepensionamenti massicci, evasione fiscale e un basso tasso di natalità.

“Gli italiani non mettono ordine in casa propria. Invece cercano di dare la colpa a qualcun altro. Un classico esempio è quello di Venezia, dove il bellissimo intonaco rosso ocra e ruggine cade dai suoi splendidi palazzi a intervalli regolari nei canali e non viene  mai sostituito. La ristrutturazione deve essere fatta secondo le pratiche antiche ed ha costi enormi. Questa regola è imposta da un’autorità regionale che non scende a compromessi, nemmeno quelli proposti dal consiglio comunale. Le sovvenzioni che erano state offerte una volta sono state eliminate, lasciando gli edifici esposti agli agenti atmosferici. Vi sono poi la mafia, il prepensionamento di massa, gli enormi livelli di evasione ed elusione fiscale e il basso tasso di natalità. Sono tutti problemi che si creano in Italia, non a Bruxelles”.