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Crisi Ucraina: Cnn rivela possibile attacco russo domani

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Resta alta la tensione per la crisi in Ucraina, mentre appare ancora avvolta nella nebbia una soluzione diplomatica. Se nelle ultime ore qualche spiraglio da parte della Russia e dell’Ucraina sembra allontanare il rischio di una guerra data più volte per imminente, dall’altra parte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pare sia stato informato che il giorno dell’attacco russo sarà domani mercoledì 16 febbraio. Lo riferisce la Cnn in una breaking news.

C’è stata “un’accelerazione drammatica” nel dispiegamento di forze russe al confine con l’Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, annunciando lo spostamento temporaneo di tutta l’ambasciata americana da Kiev a Leopoli e invitando “tutti gli americani ancora in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente”.

Gli Stati Uniti rimangono comunque molto scettici. “Non crediamo che Vladimir Putin abbia già preso una decisione finale” sull’eventuale attacco contro l’Ucraina: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby, ribadendo che un’azione militare è possibile “in qualsiasi momento”. Kirby non ha voluto però entrare nel merito delle informazioni di intelligence secondo cui il giorno previsto per l’attacco sarebbe mercoledì.

Crisi Ucraina, Scholz vola a Mosca

Tutto questo mentre un segnale seppur minimo di distensione è arrivato da un incontro a Mosca tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo ministro degli esteri, Sergei Lavrov, trasmesso dalla televisione di stato russa. Lavrov ha confermato a Putin che la via della diplomazia è ancora aperta e percorribile: “Penso che ci siano ancora diverse possibilità da parte nostra. Proporrei di proseguire e intensificare il loro perseguimento”.

Nel frattempo alcune delle forze russe schierate per esercitazioni militari nei pressi della frontiera ucraina stanno rientrando alle loro basi. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass. “Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi”, ha dichiarato in una nota il generale maggiore Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa. “Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti”, aggiunge Mosca.

Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nella sua conferenza stampa congiunta a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha intanto confermati che “in caso di aggressione militare, saremmo pronti a sanzioni su vasta scala, se la Russia violerà nuovamente la sovranità ucraina, sapremo cosa fare. La sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non sono negoziabili. Ci aspettiamo dalla Russia chiari segnali di de-escalation, un attacco all’Ucraina avrebbe gravi conseguenze”, ha aggiunto invitando la Russia a “cogliere le offerte di dialogo”. Oggi il capo del governo tedesco è Mosca per incontrare Putin.