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Criptovalute, arrestati per truffa due italiani a Dubai

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Due italiani, Christian Visentin ed Emanuele Giullini, sono stati arrestati a Dubai per truffa aggravata, in seguito a un’indagine avviata a Treviso e in altre sedi giudiziarie italiane. I due imputati avrebbero raccolto ingenti capitali da centinaia di investitori, prospettando loro investimenti nella società New Financial Technology, attiva nella speculazione su criptovalute.

Secondo quanto riportato dagli ambienti che assistono le parti offese, l’arresto sarebbe avvenuto su iniziativa della giustizia degli Emirati, a seguito di attività simili a quelle rilevate in Italia, intraprese da Visentin e Giullini nel Paese straniero.

Oltre ai vertici della società, gli investitori che si ritengono raggirati hanno denunciato una settantina di agenti per esercizio abusivo della promozione finanziaria e truffa aggravata, accusandoli di aver indotto i risparmiatori a puntare sulle proposte speculative della società in questione.

La vicenda, che coinvolge il mondo delle criptovalute e delle attività speculative ad esse collegate, conferma la necessità di prestare sempre maggiore attenzione alle opportunità di investimento che si presentano sul mercato, soprattutto in un settore ancora poco regolamentato come quello delle criptovalute.

Nonostante l’arresto dei due imputati, resta ancora aperta l’indagine nei confronti di una terza persona, ricercata per gli stessi reati. In ogni caso, la vicenda dimostra l’importanza di fare affidamento solo su operatori finanziari autorizzati e regolamentati, per evitare di cadere vittima di truffe e speculazioni rischiose.