Secondo Robert Kiyosaki, autore del bestseller “Padre ricco, Padre povero” e noto guru finanziario americano, Credit Suisse sarà la prossima banca a fallire a causa dei problemi nel mercato obbligazionario. In un’intervista a Fox Business, Kiyosaki si è detto “preoccupato” per la situazione.
Le azioni di Credit Suisse sono crollate dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, toccando un minimo storico lunedì mattina alla borsa svizzera. Le azioni della banca d’investimento sono scese di oltre il 15% e sono state scambiate a 1,872 franchi svizzeri per azione, in calo rispetto al precedente minimo di 2,15 franchi di lunedì. Le azioni sono scese di quasi il 20% su base annua.
Inoltre, il prezzo di alcune delle obbligazioni di Credit Suisse è sceso bruscamente in seguito alla scomparsa di Silicon Valley Bank. La FINMA, l’autorità di regolamentazione svizzera, sta cercando di identificare qualsiasi potenziale rischio di contagio dal tracollo di SVB alle banche e agli assicuratori svizzeri.
L’azionista Saudi National Bank ha detto che non fornirà ulteriore liquidità a Credit Suisse, non potendo andare oltre la quota del 10%. In un’intervista a Bloomberg TV, il presidente di Snb Ammar Al Khudairy ha detto che la Snb è soddisfatta del piano di ristrutturazione approvato dalla banca e non ritiene che il gruppo svizzero abbia bisogno di ulteriore liquidità. L’obiettivo di investimento della Snb non dipende dal tempo e la banca saudita uscirà quando le azioni avranno raggiunto il giusto valore, ha aggiunto.
Kiyosaki suggerisce di acquistare oro, argento e bitcoin, poiché si aspetta che la Federal Reserve stampi più denaro per mantenere a galla l’economia statunitense. La preoccupazione degli investitori per Credit Suisse e la situazione attuale non sembrano destinate a migliorare, almeno nel breve termine.
Analisi tecnica del titolo Credit Suisse
Caporetto per Credit Suisse, che ha visto il proprio titolo crollare di oltre il 15%. Sul quadro tecnico osserviamo nel breve periodo un possibile recupero del prezzo fino alla zona di resistenza a 2,15 CHF, nel medio periodo invece la situazione continua ad avere un bias ribassista. Data la situazione di forte shock bisognerà capire come evolverà nei prossimi giorni/settimane la questione.