Economia

Covid, Bce: ripresa dipende da pandemia. Eurotower pronta ad intervenire

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I dati più recenti sull’economia internazionale segnalano una rapida ripresa dell’attività mondiale nel terzo trimestre, pur registrando un rallentamento di tale dinamica positiva.
Anche il commercio mondiale ha segnato una forte ripresa nel terzo trimestre, dopo una brusca e profonda contrazione nel secondo trimestre. L’inflazione a livello mondiale si è mantenuta bassa”.
Ma “in una prospettiva di più lungo periodo la possibilità di una ripresa sostenuta continua a dipendere, in larga misura, dall’evoluzione della pandemia e dal buon esito delle politiche di contenimento”.

Il settore dei servizi il più colpito dalla pandemia

Così scrive nero su bianco la Bce nel suo consueto Bollettino economico in cui evidenzia come la ripresa continua a essere disomogenea tra i diversi settori, “con il settore dei servizi che si rivela il più duramente colpito dalla pandemia in parte a causa della sua esposizione alle misure di distanziamento sociale”.

“Nella prima metà del 2020 la pandemia di Covid-19 ha determinato la più marcata contrazione mai registrata dell’occupazione e del numero totale di ore lavorate, mentre gli effetti sul tasso di disoccupazione sono stati più limitati per effetto dei regimi di sostegno all’occupazione”.
“Rispetto alla contrazione del Pil in termini reali nella prima metà del 2020, l’aumento del tasso di disoccupazione ufficiale è stato relativamente limitato: dal minimo storico del 7,2 per cento toccato a marzo 2020 ha raggiunto l’8,1 per cento ad agosto, nonostante sia ancora lontano dal picco del 12,7 per cento registrato a febbraio 2013. Le misure di sostegno all’occupazione, quali i regimi di riduzione dell’orario di lavoro e i licenziamenti temporanei, nonché una diminuzione dei tassi di partecipazione, concorrono a spiegare l’impatto limitato sul tasso di disoccupazione”.

Bce pronta ad intervenire

La Bce sottolinea nel documento che ove opportuno, il Consiglio direttivo “ricalibrerà i suoi strumenti” al fine di “rispondere all’evolvere della situazione e di assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica e contrastare l’impatto negativo della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione”.

“Questo agevolerà una stabile convergenza dell’inflazione verso il livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria. Nel frattempo, il Consiglio direttivo ha deciso di riconfermare il proprio orientamento di politica monetaria accomodante”.