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Cosa cambierà da casa a esodati

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ROMA (WSI) -”L’Imu è cancellata, dal 2014 non ci sarà più l’Imu come l’abbiamo conosciuta fino a oggi, nella linea dell’impegno assunto con la nascita del governo. Il superamento porta oggi alla fine dell’Imu e dal 1 gennaio 2014 ci sarà la Service Tax” che sarà ”formalizzata con la legge di stabilità”. Lo ha detto il premier Letta al termine del Cdm.

La cancellazione della prima rata dell’Imu e il rifinanziamento della Cig avverra’ ”senza nuove tasse” ha assicurato Letta. Le coperture sono indicate nel decreto approvato dal consiglio dei ministri.

Nel decreto che accompagnerà la legge di stabilità, il 15 ottobre, ”saranno indicate le coperture della seconda rata dell’Imu perchè alcune coperture si svilupperanno nelle prossime settimane” ha spiegato il premier.

“Questa operazione” sull’Imu “la facciamo senza modificare il saldo dei conti pubblici e dunque il messaggio che diamo a Bruxelles è che facciamo questa operazione rimanendo sotto il 3%” del rapporto deficit/pil, ha garantito Letta.

”Abbiamo dato una risposta strutturale a 6.500 persone” cioè i ”licenziati individuali”, ovvero la ”categoria più disagiata” tra gli esodati, ha inoltre annunciato Letta sottolineando che questo è il quarto intervento, dopo tre del governo Monti, a favore degli esodati.

“Cdm: missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. Parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro”. Lo annuncia Angelino Alfano, su Twitter. “Per finanziare la cancellazione dell’Imu non aumentano altre tasse: tagli alla spesa pubblica e altre scelte virtuose!”. Lo afferma il vicepremier Angelino Alfano, su Twitter, definendo il dl Imu “una legge tax free”. (ANSA)

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ROMA (WSI) – Un piano di pochi punti essenziali, per dimostrare che il governo intende stare «a fianco delle famiglie in difficoltà, di chi ha perso il lavoro e del ceto medio italiano», come ha voluto sottolineare il ministro per la P.A, Gianpiero D’Alia.

Ecco, in sintesi, i punti principali del piano approvato oggi dal consiglio del ministri.

IMU E SERVICE TAX: L’Imu verrà cancellata e dal 2014 «non ci sarà più come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi», ma, al suo posto, la service tax, che verrà ufficializzata nell’ambito della legge di stabilità e che, promette Letta, «non sarà un Imu mascherata». La nuova tassa sarà divisa in due parti: la prima per coprire il costo della raccolta dei rifiuti (che si paga in base ai metri quadrati) e la seconda per i servizi indivisibili pagata dagli occupanti dell’immobili.

Per l’Imu 2013 invece viene cancellata la prima rata su prime case e terreni agricoli spostata a settembre e si punta a coprire, entro metà ottobre, la cancellazione della rata di dicembre per queste fattispecie. Resteremo sotto il limite del 3% del deficit Pil, assicura Letta all’Europa.

Tra le novità anche una riduzione della cedolare secca sugli affitti a canone concordato (che scende dal 19 al 15%) e l’esenzione per le case invendute.

SUBITO 10 MILIARDI DI RIMBORSO CREDITI P.A: è un corollario del punto precedente. Per finanziare la cancellazione della prima rata dell’Imu sulla prima casa, il governo accelera sui rimborsi alle aziende, per ottenere dal maggior gettito Iva atteso i fondi per le coperture necessarie.

PIANO CASA: un piano da 4,4 miliardi di euro, di cui 4 miliardi a carico della Cdp e 400 milioni di «interventi sociali», in particolare un fondo specifico per i mutui per l’acquisto della prima casa per giovani coppie e lavoratori atipici sotto i 35 anni.

CIG: arriva il rifinanziamento della Cassa integrazione per mezzo miliardo di euro. «Una prima risposta molto importante» per l’emergenza lavoro, ma comunque una somma inferiore a quelle circolate nei giorni scorsi, che parlavano di una necessità di fondi pari a 1,5 miliardi. La Cig, così come l’Imu, verrà rifinanziata senza nuove tasse.

ESODATI: un plafond da 700 milioni di euro, per garantire una risposta strutturale a 6.500 esodati. Scelti, ha spiegato il premier Letta, nella categoria più disagiata, quella dei «licenziati individuali». È il quarto intervento, dopo i tre del governo Monti che ne ha tutelati 130.000, a favore proprio degli esodati. In questo caso si tratterebbe di un fondo da 150 milioni di euro all’anno fino al 2017.

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