Società

Coronavirus, il punto di vista di un consulente finanziario in questo momento

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A cura di Alessio Moccia, consulente finanziario di Gallarate (Lombardia)

Oggi, 24 febbraio 2020, è un giorno particolare: è il 1° giorno lavorativo “tradizionale” in cui in Lombardia, tra le altre, sono in vigore le norme per l’isolamento del COVID19, il famigerato #Coronavirus.

Si va dalla quarantena con i checkpoint delle Forze dell’Ordine nel Lodigiano al coprifuoco, di fatto, dopo le 18:00.

Ieri sera, alla ricerca di un posto dove bere una birra e fare 4 chiacchiere con gli amici, siamo finiti in un ristorante/pizzera/piadineria, dato che tutti i pub e i bar erano chiusi. Abbiamo avuto modo di parlare di smartworking e del ritardo di alcune grandi aziende della zona nell’adeguarsi, anche prima di questo problema.

Qualcuno mi ha chiesto: e tu come ti comporti con il lavoro, da domani?

Direi nel modo più normale possibile, a disposizione della clientela che dovesse sentire la necessità di confrontarsi e di incontrarsi. Nel frattempo scrivo queste righe, una cliente mi ha giusto chiesto conferma di un appuntamento già fissato per domani.

Nel rispetto delle norme anti-assembramento varate dalla Regione, credo che l’approccio migliore sia quello di porre la giusta attenzione ai comportamenti che teniamo (lavarsi le mani, attenzione qualora dovessimo starnutire, ecc.), gesti che in teoria avremmo dovuto assimilare tutti fin da piccoli.

 

 

Per quanto concerne la gestione degli investimenti, devo essere sincero: ho illustrato spesso degli effetti del Coronavirus nelle settimane passate, durante gli incontri periodici con i miei clienti, analizzando la situazione e, per qualcuno, cercando le giuste “opportunità” che si presentano. Sì, come successo tante volte in passato in occasione di “storni” sui mercati.

Devo dire che aver condiviso con la clientela quanto più possibile in termini di educazione finanziaria negli anni passati, specie per evitare comportamenti irrazionali, sembra dare i propri frutti.

Un po’ di soddisfazione professionale, devo dire, ci sta.

Il mio approccio, razionale e pragmatico, deriva anche dall’attività di volontariato che svolgo: sono un soccorritore volontario in Croce Rossa, e svolgo servizio di emergenza-urgenza in ambulanza. Ho anche preso parte, insieme a tanti altri volontari, al servizio di screening dei passeggeri in arrivo presso l’aeroporto di Milano Malpensa.

Certo, un margine di incertezza c’è sempre, in tutte le attività, ma l’attenzione e il rispetto delle norme di prevenzione dovrebbero darci quel margine di tranquillità per agire con più razionalità nella vita quotidiana, così come nell’approccio ai mercati finanziari.

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: [email protected]


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