Economia

Coronavirus: boom di contagi in Europa, attesi nuovi lockdown

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La paura per la crescita esponenziale dei nuovi casi di coronavirus registrati in Europa nell’ultima settimana sta spingendo le autorità di molti Paesi ad introdurre nuove misure di lockdown per cercare di limitare la diffusione del virus.
Al momento nessun capo di governo europeo sembra disposto a decretare blocchi a livello nazionale, come già fatto in Israele, quanto piuttosto ad introdurre blocchi mirati in presenza dei focolai.

Anche il governo italiano sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione. Il ministro della Sanità Roberto Speranza ha appena reso noto di aver firmato una nuova ordinanza che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e da altre aree della Francia. Secondo Speranza “i dati europei sono critici. L’Italia sta meglio di altri Paesi, ma serve grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora”.

A Madrid nuove zone rosse in alcune aree della città

In Spagna, dove si sono registrati nel fine settimana 14.000 nuovi casi giornalieri, le autorità della capitale Madrid hanno introdotto limitazioni agli spostamenti nella zona sud della città che coinvolgono circa 850mila abitanti. I residenti in queste aree potranno uscire soltanto per andare al lavoro ed effettuare solo spese di prima necessità, andare dal medico o portare i figli a scuola, mentre negozi, bar e ristoranti devono limitare la capacità dei locali al 50%. Disposta anche la chiusura dei parchi pubblici.

In Francia nuova impennata dei casi

Anche in Francia il presidente Macron sta monitorando attentamente la situazione dopo aver registrato nel fine settimana un picco di 13.000 nuovi contagi giornalieri e aver dichiarato 50 dipartimenti in “zona rossa” per l’allerta coronavirus.
Una classificazione che permette ai prefetti di adottare misure supplementari per bloccare l’avanzata del virus.
Il ministero della Sanità ha spiegato che nuove restrizioni, tra cui la possibilità di chiudere i bar o il divieto di riunirsi in pubblico saranno decise in diverse grandi città, tra cui Marsiglia, Lione e Nizza.

Londra osservata speciale

Non è da meno nemmeno la Gran Bretagna dove i nuovi casi (4.400 contagi giornalieri) potrebbero rendere necessario l’introduzione di nuove misure di contenimento nella capitale Londra dopo quelle già adottate nel Nordest dell’Inghilterra e nelle città di Birmingham e Manchester, che coinvolgono 13,5 milioni di abitanti.
Secondo alcuni esperti nel caso in cui non vengano adottate al più presto nuove misure di contenimento sono possibili 50mila nuovi casi al giorno entro la metà di ottobre.

Secondo indiscrezioni di stampa, a Downing Street stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di un coprifuoco alle 22 per tutti i cittadini con la relativa chiusura anticipata dei pub e dei locali pubblici.
Già nei giorni scorsi per far fronte alla impennata dei contagi il governo di Boris Johnson aveva introdotto la regola del sei che prevede che non ci si possa incontrare in più di sei persone di diversi nuclei familiari, sia all’interno che all’esterno di locali. Ma evidentemente non è stata ritenuta sufficiente per riportare la situazione sotto controllo.