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Corea del Nord si smarca dalle accuse Usa. E promette nuovo vertice

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La Corea del Nord ci riprova. Dopo il fallimento del vertice di Hanoi (Vietnam), che si è concluso ieri prima del previsto e senza alcun accordo, Pyongyang promette agli Stati Uniti nuovi negoziati.

Se da entrambe le parti ci si addossa la colpa a vicenda per la rottura del tavolo negoziale, il ministero degli Esteri nordcoreano, in una rara conferenza stampa serale, ha precisato che Pyongyang non ha mai chiesto che tutte le sanzioni venissero tolte e di aver offerto in cambio “che tutti gli stabilimenti di produzione nucleare” nel complesso di Yongbyon venissero chiuse.

L’agenzia ufficiale nordcoreana KCNA ha riferito, inoltre, che Trump e Kim hanno avuto “uno scambio franco e costruttivo” e il summit ha avuto “successo”, con Kim che ha promesso altri incontri al presidente americano.

Negli Stati Uniti, intanto, la Presidente della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, ha affermato che il leader nordcoreano è stato il “un grande vincitore” nel secondo round di colloqui con il presidente Usa, Donald Trump, e che quest’ultimo ha fatto la cosa giusta, abbandonando prima del previsto le trattative.

“Quello che vogliamo è la denuclearizzazione”, ha detto Pelosi nella sua conferenza stampa settimanale, riferendosi all’obiettivo degli Stati Uniti di indurre la Corea del Nord a rinunciare alle sue armi nucleari. “Non erano d’accordo nel primo incontro, non erano d’accordo nel secondo”.