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Corea del Nord minaccia: “Usa assisteranno a terribile tragedia”

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Sembrava cosa fatta e invece torna ad essere messo in dubbio il summit del disgelo tra Corea del Nord e Stati Uniti in programma a Singapore il 12 giugno prossimo.

E’ ancora una volta Pyongyan che getta dubbi sul vertice e mette in guardia gli Stati Uniti se restano legati ad “atti illegali e oltraggiosi”. Il vice ministro degli esteri Choe Son-hui ha sottolineato che la nazione non “pregherà gli Stati Uniti per il dialogo”.

“Se gli Usa ci incontreranno in una sala riunioni o nello scontro nucleare, dipenderà interamente dalla decisione e dal comportamento degli Stati Uniti. Nel caso in cui gli Stati Uniti offendano la nostra buona volontà aggrappandosi ad atti illeciti e oltraggiosi, avanzerò un suggerimento alla nostra suprema leadership di riconsiderare il vertice tra Corea del Nord e Stati Uniti”.

Così Choe in un dispaccio diffuso dall’agenzia di stampa Kcna. Il vice ministro nordocreano ha puntato il dito contro il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence, criticandolo per aver menzionato un approccio tipo Libia e un’opzione militare contro il Nord in una recente intervista ai media.

“Ha fatto osservazioni sfrenati e impudenti secondo cui la Corea del Nord potrebbe finire come la Libia e l’opzione militare non è mai venuta meno: gli Usa hanno bisogno della denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile, e così via. Come persona coinvolta negli affari con gli Stati Uniti, non riesco a reprimere la mia sorpresa per tali osservazioni ignoranti e stupide da parte del vicepresidente americano”.

Ma è un’altra la minaccia che riaccende le tensioni tra Pyongyang e Washington.

“Se i colloqui verranno sospesi i due paesi potrebbero ritrovarsi impegnati in una prova di forza nucleare (…) L’America potrebbe vivere una una terribile tragedia”.