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Citigroup: Renzi come Segni, a casa dopo il referendum

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MILANO (WSI) – Il premier italiano Matteo Renzi come Mariotto Segni, l’uomo che voleva cambiare l’Italia e dopo il fallimento del referendum sulla legge elettorale tra il 1999 e il 2000 fu cancellato dalla scena politica italiana. Il paragone lo ha fatto la divisione ricerca di Citigroup in un rapporto intitolato “Talking about Italian politics”. Come è scritto nel rapporto, riportato da Il fatto Quotidiano:

“Il premier è sul filo del rasoio fino al referendum sulle riforme costituzionali.  La sua posizione, negli ultimi mesi, sembra essere peggiorata, a causa delle turbolenze finanziarie, dell’emergenza immigrazione e della personalizzazione della campagna sulla consultazione referendaria. Per questo, la situazione di Renzi richiama la situazione di Mariotto Segni, che ha tentato due volte di cambiare la legge elettorale con il referendum per poi sparire gradualmente dalla scena politica dopo non avere raggiunto il quorum”.

Secondo l’azienda di servizi finanziari il destino del Partito democratico, dopo la pesante sconfitta alle elezioni amministrative del 19 giugno scorso, è segnato: Renzi perderà il referendum costituzionale di ottobre e sarà pesantemente sconfitto dal movimento 5 Stelle alle politiche e questo grazie anche alla nuova procedura introdotta dall’Italicum. Nel rapporto di parla addirittura di una RenziExit, sulla falsariga della recente Brexit.

“Temiamo che una RenziExit non può essere esclusa in questo scenario. Un risultato del genere potrebbe avere implicazioni negative per Italia, Europa e per i mercati finanziari. La promessa di Renzi di dimettersi in caso di sconfitta potrebbe essere un’irresistibile tentazione per il 70% di elettori non Pd (come anche per le molte correnti interne al Pd che si oppongono a Renzi) di provare a rottamare il rottamatore”.

Infine Citigroup prevede che l’uscita di Renzi e l’Italicum consegneranno il paese al Movimento Cinque Stelle.

“Vediamo il rischio che l’Italicum, inizialmente concepito per superare il lungo duopolio di Pd e Berlusconi, potrebbe rappresentare una legge elettorale più vantaggiosa per il M5s se, al ballottaggio, il Movimento attrae più voti del Pd dai sostenitori di un centrodestra sempre più frammentato (…) L’Italicum può consegnare l’Italia al Movimento 5 Stelle, completando così spettacolarmente il viaggio del V-Day”.