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Caro benzina: taglio accise prorogato fino all’8 luglio

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Taglio alle accise sui carburanti fino all’8 luglio. Così il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che proroga il taglio delle accise anche per il gas metano la cui accisa arriva a zero mentre l’Iva viene ridotta al 5%. Il decreto prevede anche un monitoraggio anti-speculazioni alla pompa e in questo caso il Garante potrà avvalersi del supporto della Guardia di Finanza.

Tra le novità anche un ulteriore allargamento del Bonus sociale per luce e gas con il tetto Isee, necessario per ottenere lo sconto, che a marzo passa da 8mila a 12mila euro, e poi dovrebbe salire fino a 14-15mila euro. Allo studio anche il sostegno ai lavoratori pendolari per gli abbonamenti ai servizi di trasporto.

Sul cuneo fiscale invece si sta ancora discutendo. Al vaglio, ci sarebbero due opzioni: bonus una tantum di 200 euro nella prossima busta paga, oppure un rafforzamento della decontribuzione dello 0,8% per i redditi fino a 35mila euro, già decisa per tutto il 2022 nell’ultima manovra e costata circa 1,5 miliardi di euro.

I provvedimenti che otterranno il via libera dell’esecutivo saranno illustrati alla fine del cdm, in conferenza stampa dal premier Mario Draghi.

Il commento del Codacons

Non basta per il Codacons il taglio delle accise sui carburanti fino al prossimo 8 luglio contenuto nella bozza di decreto che il Governo si appresta a varare oggi.

“I dati ufficiali del Mite ci dicono che i prezzi dei carburanti continuano a salire a ritmo incessante con gli italiani che, nonostante la riduzione delle accise, pagano per i rifornimenti il 20% in più rispetto allo scorso anno – afferma il presidente Carlo Rienzi – L’andamento di benzina e gasolio alla pompa appare schizofrenico con i listini che aumentano anche in presenza di un calo delle quotazioni petrolifere”.
“Oltre al taglio delle accise il Governo può e deve fare di più, a partire da una lotta serrata alle speculazioni, perché ogni centesimo di aumento sui carburanti porta ad effetti diretti sui prezzi al dettaglio e ad una perdita di potere d’acquisto a danno delle famiglie” – precisa Rienzi.

“Rispetto allo scorso anno un litro di benzina, con le accise ridotte, costa oggi l’11,6% in più, il gasolio è aumentato addirittura del 21,9% Questo significa che per un pieno di benzina si spendono oggi 9,15 euro in più rispetto al 2021, +15,7 euro per un pieno di diesel”.

Secondo Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, il taglio delle accise fino a luglio vale complessivamente, in termini di minore spesa sui rifornimenti a partire da marzo, un risparmio di oltre 2,7 miliardi di euro alle famiglie italiane.