Società

Alitalia, rumor: a caccia di 1 miliardo di euro. Calenda: “gestita male”

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Il Governo si scaglia contro Alitalia. “E’ stata gestita oggettivamente male” ed è “inaccettabile che una situazione non buona venga riversata sui lavoratori. Non è giusto, lo abbiamo detto con la massima chiarezza”. E’ quanto ha ribadito il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a ‘Radio anch’io’ su Rai Radio Uno, spiegando che il governo ha chiesto all’azienda il piano industriale.

Non esiste che si parli di esuberi prima del piano industriale” ha messo in chiaro Calenda.

Immediata la risposta del presidente Luca Cordero di Montezemolo: “Tra tre settimane” ci sarà un piano “forte e coraggioso” per Alitalia. Il progetto su cui già si lavora “sarà ulteriormente rivisitato da un advisor industriale condiviso tra i due soci perchè non deve essere solo dei manager ma pienamente condiviso da soci arabi e soci italiani”. Rispettare i tempi “si deve”, “è imperativo”. Sarà la base per un “costruttivo” confronto con Governo e sindacati, “triangolo importante per affrontare in modo drastico e condiviso il modello di business”.

Nonostante l’arrivo di Etihad come socio forte, la situazione finanziaria di Alitalia non si è risollevata. Nelle ultime settimane è stato necessario un ennesimo sforzo di concertazione con i soci – in particolare Intesa, Unicredit e la stessa Etihad – per arrivare a siglare l’accordo per il finanziamento a sostegno della nuova parte del piano industriale.

Nel corso della trasmissione radio, il ministro ha inoltre commentato anche la decisione della Consulta sui quesiti referendari proposti dalla Cgil.

“Il lavoro è il primo grande problema sentito dagli italiani e va affrontato in modo pragmatico – ha affermato Calenda – il governo ha il dovere di verificare una riforma e di correggerla se ci sono storture, essere disponibile a discuterne, quello che non vorrei però è che tutto diventi una battaglia ideologica, un grande scontro”. “Non deve diventare una battaglia ideologica se i voucher hanno dato luogo ad abusi il governo ha tutta la disponibilità di sedersi e ridiscuterne, bisogna discuterne, ma non bisogna farla diventare una battaglia staccata dal contenuto reale”.

Intanto sul caso Alitalia il quotidiano La Repubblica scrive oggi:

“Per tornare in quota Alitalia ha bisogno di almeno un miliardo di euro. Tra debiti e rilancio la salvezza del gruppo italo-arabo ripiombato in un incubo, si fonda su cifre che fanno tremare i polsi agli azionisti. Soprattutto se questo nuovo atto della pièce Alitalia, passerà ancora per Abu Dhabi con un progetto industriale di cinque anni scritto dagli uomini Etihad, dimostratisi incapaci fino ad oggi di mettere in sicurezza i conti di una società che perde oltre un milione di euro al giorno”.