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Borse tifano per Brexit soft, sterlina soffre. Spread giù

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La premier Theresa May è in bilico e ai mercati le incertezze non piacciono mai. Un po’ come era successo al suo predecessore David Cameron con il referendum sulla Brexit è stata lei, leader dei Tories al governo, a indire le elezioni anticipate, convinta di poter rafforzare il suo mandato in parlamento e rafforzare la sua linea dura in merito alla strategia da tenere nei negoziati con le autorità europee sulla Brexit. E invece con 314 seggi conquistati ieri i conservatori si ritrovano senza maggioranza assoluta e i rivali Laburisti possono addirittura ambire a governare con un esecutivo di minoranza sostenuto da Verdi, indipendentisti scozzesi e Liberal Democratici.

Sui mercati la sterlina è scesa ai minimi di otto settimane, mentre le Borse scambiano in positivo nonostante il “parlamento appeso” nel Regno Unito, speranzose che la linea sulla Brexit sarà più soft. Sale anche Piazza Affari (favorita dai guadagni di banche e risparmio gestito) mentre cala lo Spread tra Btp e Bund, tendenze accentuate dalla morte del testo di riforma delle legge elettorale, indispensabile per poter andare al voto prima della fine della legislatura prevista nella primavera del 2017. Alla fine il patto a 4 dei partiti che rappresentavano l’80% delle forze parlamentari è saltato ieri con lo sgambetto di una settantina di franchi tiratori che ha portato alla bocciatura dell’emendamento di ieri. Niente elezioni anticipate a settembre.

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