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Borse su di giri, Milano al top da metà 2015. Pictet: “iniziate a vendere”

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In Borsa, dove torna l’ottimismo dopo la fine dello ‘shutdown’ negli Stati Uniti, suonano diversi campanelli d’allarme di sopravvalutazione dei prezzi azionari. Secondo Pictet bisogna incominciare a vendere. Oggi Piazza Affari ha superato quota 24mila, raggiungendo i massimi da luglio 2015. La grande maggioranza delle banche d’affari consiglia di restare ancora esposti alle Borse, ma il gestore svizzero avverte che cattive sorprese sul fronte dell’inflazione e delle politiche monetarie potrebbero presto fermare la corsa dei listini. Con 18mila miliardi di denaro iniettato dalle banche centrali, il livello dei prezzi è ormai estremamente elevato secondo quasi tutti gli indicatori principali e la quota di cash nei portafogli di investimento è ai minimi di cinque anni. Intanto sul Forex l’euro risale sul dollaro. Buy anche sul petrolio.

Otto dei dieci indicatori misurati da Pictet sono su livelli di pericolo (surriscaldamento dei prezzi). I due elementi che mancano sono l’attività M&A su cifre record e la capitolazione dei risparmiatori che non hanno ancora comprato titoli azionari. Questi ultimi non si fidano dell’inflazione sotto giacente ‘core’, che esclude le componenti volatili di cibo ed energia, perché temono uno shock. Anche se questi fattori non sono sufficienti a segnalare una bolla degli asset finanziari, per Jeremy Grantham di GMO una volta che l’indice S&P 500 avrà raggiunto quota 3,400 – 3,700 punti, allora la fase rialzista sarà al suo culmine. Per Natixis i valori sono onerosi, ma da sola questa condizione non basta a giustificare un ripiegamento degli indici. Detto questo, è inutile correre rischi inutili e conviene pertanto rinunciare al rendimento alpha potenziale delle Borse e ridurre l’esposizione.

Diversi indicatori tecnici dicono che le Borse si trovino su livelli estremamente elevati. L’indice della forza relativa RSI a 14 mesi a Wall Street è ai massimi di 22 anni. Ma quello che sorprende (e preoccupa i rialzisti) ancora di più è che questo è il genere di segnale che si verifica molto raramente, essendo capitato soltanto l’1% delle volte dal 1930, nel 1955, 1986 e 1996.

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